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Le PAGELLE di Viktoria Plzen Lazio: Isaksen la decide, Guendouzi e Provedel guidano la resistenza

La Lazio ha vinto 1-2 contro il Viktoria Plzen, in Repubblica Ceca, l’andata degli ottavi di finale dell’Europa League 2024 2025: ecco i voti dei ragazzi di Marco Baroni, nelle pagelle della redazione di Lazionews.eu, in una partita di grande sofferenza. decisa da un lampo di Isaksen quando la squadra era in 9 uomini.
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I voti della Lazio contro il Viktoria Plzen nelle pagelle della redazione
- Ivan PROVEDEL, 7 – Compie qualche imprecisione (anche nel pareggio dei padroni di casa non è posizionato benissimo), ma compie anche un paio di parate importanti. Stilisticamente non perfette, ma fondamentali per mantenere il risultato. Dà l’impressione di dover recuperare calma e sicurezza, ma in serata si rende decisamente utile. DETERMINANTE.
- Adam MARUSIC, 6 – Il capitano di serata deve giocare più bloccato in difesa di quanto, probabilmente, suggerirebbero le sue caratteristiche. Gioca una partita ordinata e intelligente, aiutando i compagni della difesa e sacrificandosi per i suoi. LOTTATORE.
- Alessio ROMAGNOLI, 7 – Concentrato in difesa, cinico in fase offensiva. Sbloccai l match con un colpo di testa da vero uomo d’area, bravissimo a leggere la traiettoria del piazzato. Guida la difesa nella sofferenza della ripresa. LEADER.
- Samuel GIGOT, 5.5 – Inaccettabile l’espulsione nel finale: se si vuole fare il passo avanti in Europa, errori come questi non possono essere compiuti. Anche perché arriva dopo una sortita offensiva del francese, rimasto troppo a lungo in attacco, quando c’era bisogno di difendere. Peccato, perché la il match difensivo era stato di livello. INGENUO.
- Nuno TAVARES, 5.5 – Errore grave nel gol del pareggio del Viktoria Plzen: non solo tiene in gioco gli avversari, ma manca la chiusura sull’avversario diretto. Non riesce a spingere come suo solito, complice forse un campo davvero complicato. Nel complesso, può e deve fare più di così. DISATTENTO.
- Manuel LAZZARI, 5.5 – Sarebbe potuta costare carissima la sua leggerezza nella gestione di una rimessa laterale nel finale. Per sua fortuna il gol di Vydra è viziato da un fallo di mano.
- Nicolò ROVELLA, 6.5 – Il voto sarebbe stato anche di mezzo voto più alto se non si fosse fatto espellere con un intervento sul quale avrebbe dovuto ragionare un secondo in più. Per il resto la sua è la solita partita del grande centrocampista che sta diventando ed è diventato. Fisico, corsa, verticalizzazioni. Fondamentale per i biancocelesti. PENALIZZATO.
- Matteo GUENDOUZI, 7 – Partita di sostanza e di sofferenza, insieme a Rovella limita decisamente la fisicità dei padroni di casa che, dopo il gol e l’espulsione del suo compagno di reparto, spingono decisi alla ricerca del gol partita. Si carica sulle spalle la gestione della resistenza, sia dal punto di vista fisico che da quello emotivo. Bravissimo, nel finale, a non cercare la perdita di tempo, ma l’assist per Isaksen. GLADIATORE.
- Gustav ISAKSEN, 7 – Non incide nell’uno contro uno e, quando ha a disposizione palloni interessanti verso l’area dei padroni di casa, pasticcia. Fino al minuto 97 quando, con la squadra in 9, trova il gran gol della vittoria. DECISIVO.
- PEDRO Rodriguez, 6 – Fatica parecchio contro la fisicità del Viktoria e un terreno di gioco che definire non impeccabile è un eufemismo. Dal suo piede nasce il cross per il gol di Romagnoli, ma in Repubblica Ceca non brilla certo la sua stella. Questa è la novità di serata. LIMITATO.
- Matias VECINO, 6 – Entra per dare un po’ più di solidità e sicurezza e fa il suo dovere.
- Tijjani NOSLIN, 6 – Qualche buona idea e qualche buona incursione. Pecca, forse, di un po’ troppo altruismo in alcune situazioni in cui sarebbe potuto andare direttamente alla battuta a rete. GENEROSO.
- Loum TCHAOUNA, 6 – Fa il suo ingresso in campo nel momento forse peggiore della Lazio. Non facile, quindi, mettersi in mostra. Va premiata la voglia con cui si mette a disposizione ripiegando in difesa.
- Boulaye DIA, 5.5 – Fatica a essere decisivo sia in fase realizzativa (sarebbe dovuto essere più cinico nell’unica vera palla-gol che gli capita), sia in fase di rifinitura. Bravo a mettersi a disposizione del suo allenatore, giocando dove e quando serve. Manca però l’incisività che servirebbe alla Lazio. SPUNTATO.
- Gabarron PATRIC, SV.
Mister Marco BARONI, 7: la Lazio soffre su un campo difficile ma, anche in 9, non si disunisce e trova addirittura il gol della vittoria. Se una squadra ha questo spirito, il merito è dell’allenatore. Se c’è qualcosa da correggere, soprattutto nella gestione del gioco offensivo, quello del carattere è certamente il miglior messaggio che la squadra manda a tifosi e avversari.
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Martino Cardani

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