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La LAZIO ha due facce. Bene nel girone d’andata, incerto il ritorno. Ecco il crollo dei BIANCOCELESTI da Natale ad oggi.

Da Gennaio 7 vittorie e altrettante sconfitte; mai un pareggio. Tre punti nelle ultime quattro gare…

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La LAZIO ha due facce. Bene nel girone d’andata, incerto il ritorno. Ecco il crollo dei BIANCOCELESTI da Natale ad oggi.

Da Gennaio 7 vittorie e altrettante sconfitte; mai un pareggio. Tre punti nelle ultime quattro gare…

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Due volti, due facce, due profili diversi. E’ così che la Lazio di Edy Reja sta rischiando seriamente di perdere il terzo posto, ultimo valido per la qualificazione ai preliminari della Champions League del prossimo anno. La sconfitta di Parma, ha fatto crollare anche le residue certezze che Ledesma e compagni avevano costruito da Settembre ad oggi. Le statistiche parlano di una Lazio completamente diversa da quella del girone d’andata, quando si mostrava capace di vincere su ogni campo e in trasferta guadagnava con costanza il suo prezioso bottino. Nelle 16 partite iniziali, da Settembre fino all’ultimo match del 2011, i biancocelesti avevano ottenuto 8 vittorie, delle quali 5 lontano dall’Olimpico, 6 pareggi e soltanto una sconfitta. Poi, da Gennaio, l’inesorabile declino: 14 gare, con 7 vittorie e 7 sconfitte, senza contare poi la doppia sfida di Europa League persa contro l’Atletico Madrid. Numeri che fanno riflettere e spaventano tifosi e società. Numeri che non corrispondono con quelli di inizio stagione e lasciano ai giocatori l’enorme responsabilità di non fallire con Napoli e Juventus, prossimi due ostacoli per la corsa Champions.

Se da un lato però c’è una Lazio che ha notevolmente rallentato il suo ruolino di marcia, dall’altro ci si può rincuorare, se si osserva che anche le altre pretendenti non stanno brillando. Ma siamo sicuri che questo sia un buon motivo per non buttarsi troppo giu? Basti pensare che se gli uomini di Reja, avessero ottenuto quattro punti in più dei tre conquistati, nelle ultime quattro partite, si sarebbero trovati ad affrontare il Napoli, sabato sera, con ben 7 lunghezze di distacco e quindi con una pressione nettamente differente sulla gara. Per non parlare poi degli otto punti in più che avrebbero avuto sulla Roma e degli 11 addirittura sull’Inter. Dunque forse c’è da rimpiangere le gare perse, che con un pizzico di attenzione in più, potevano già essere decisive per la conquista del terzo posto.

Redazione Lazionews.eu

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