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EURO 2020

EURO 2020, Italia – Galles 1-0 | Le pagelle di Lazionews.eu

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PAGELLE ITALIA GALLES – Nell’ultima partita del Girone A, Italia e Galles si giocavano il primo posto. A spuntarla sono stati gli azzurri, grazie alla rete di Pessina. Una vittoria che permette alla squadra di Roberto Mancini di agganciare Pozzo a 31 risultati utili consecutivi e di vedere chi tra Ucraina e Austria sarà la prossima avversaria negli ottavi di finale. Nel frattempo, vediamo insieme le pagelle di Lazionews.eu.

Italia – Galles, le pagelle degli azzurri

DONNARUMMA 6 – Meno tre. Il trono di Dino Zoff di 1143’, eretto tra 1972 e ’74, comincia a vacillare. Il numero uno azzurro, respinti gli attacchi di Bale e compagni è ora a 873 minuti d’imbattibilità, a tre partite di distanza dalla leggenda azzurra. Guarda caso quelle che separano l’Italia dalla finale di Wembley. Coincidenze? Difficile saperlo, ma i sogni alle volte si avverano, per lui e per tutti i tifosi italiani.

Dal 88′ SIRIGU sv – Ultimi minuti per un commosso portiere azzurro.

TOLOI 6,5 – Il pendolo di Mancini. Grazie alla sua presenza si attacca a quattro e si difende a tre. Sempre portandosi dietro gli insegnamenti che Gasperini gli ha messo in valigia: posizione, aggressione e coperture preventive. Jolly.

BONUCCI 6,5 – Di mestiere farebbe il difensore, ma talvolta si diverte a fare il centrocampista. Detta ritmi e tempi della manovra con molta calma, e di fronte allo spauracchio Bale non arretra di un metro. Anzi, se la gioca ad armi pari ed esce dal campo con un’altra stellina sul petto. Capitano.

Dal 46′ ACERBI 6 – Una sola sbavatura, poi la solita prestazione accorta, più di governo che di lotta.

BASTONI 6,5 – Impressiona per sicurezza in ogni frangente di gioco. Accompagna per mano Bale e Ramsey fuori dall’Olimpico e nel farlo dimostra una padronanza calcistica fuori dal comune. L’Italia ha un asso nella manica per il proseguo del torneo, naturalmente di Bastoni.

EMERSON 6 – All’italo – brasiliano veniva assegnato in partenza forse il compito più arduo della giornata: non far rimpiangere Spinazzola. Missione parzialmente compiuta. Partita da ordinaria amministrazione.

PESSINA 8 – La faccia con la quale ha affrontato gli ultimi minuti di Italia – Svizzera era solo l’antipasto. La portata principale è una prestazione di orobica memoria contro i ‘dragoni’ di Page: quantità, qualità e un magnifico gol a sugellare la prima da titolare all’Europeo.

Dal 86′ – CASTROVILLI sv – Esordio all’Europeo anche per il fantasista della Fiorentina.

JORGINHO 7 – Mancini lo ha nominato cavaliere, concedendogli la spada con la quale proteggere l’azzurro. Ma lui non si è limitato a questo. Ne ha fatto un’arte, ripulendo e agghindando il gioco dell’Italia a ogni partita: il Galles non ha fatto eccezione.

Dal 74′ CRISTANTE 6 – Ultimi minuti in campo per far rifiatare il perno Jorginho e concedergli la standing ovation dell’Olimpico.

VERRATTI 7 – Finalmente, Marco! Dopo nove lunghi anni, passati a superare peripezie varie, il talento pescarese è tornato a vestire l’azzurro in una grande competizione internazionale. Primi minuti difficili, poi è salito in cattedra come d’abitudine, servendo l’assist per il vantaggio firmato Pessina. Il tutto nell’attesa che la condizione fisica torni al top.

BERNARDESCHI 6,5 – Il ‘rischiare la giocata’ ormai è diventato un must del web, ma il fantasista della Juventus ha mostrato un’altra prestazione più che positiva con la maglia azzurra.

Dal 74′ RASPADORI 6 – Esordio all’Europeo per il talento del Sassuolo.

CHIESA 6,5 – Un’infinita gamma di soluzioni, imprevedibili ed efficaci, riempie il suo vocabolario calcistico. Non può essere considerato un sostituto di questa spedizione, se mai un titolare 2.0. E stasera lo ha dimostrato: per qualche tempo maledirà Ampadu, difensore gallese che gli ha negato il gol con un prodigioso salvataggio.

BELOTTI 6 – E alla terza partita il Gallo cantò. O almeno, così ci si aspettava. Invece la gara dell’attaccante del Torino si consuma tra una sportellata e l’altra con i solidi difensori gallesi.

ALL. MANCINI 8 – “Ehh, giocano bene questi”. Ci pare di sentirlo, Bruno Pizzul, commentare questa o quell’altra nazionale, avversaria dell’Italia. Ma stavolta, una delle frasi simbolo del leggendario cronista non può che essere attribuita agli azzurri. E il merito è tutto suo, del ct Roberto Mancini.

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