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ANDERSON: “In Italia sono cresciuto, che bello giocare con KLOSE. Vorrei diventare un idolo come HERNANES”

NOTIZIE LAZIO – Ecco la lunghissima intervista di Felipe Anderson tra presente, passato e sogni da realizzare con la maglia della Lazio…

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NOTIZIE LAZIO – In una lunga intervista rilasciata al portale brasiliano Globoesporte, il centrocampista della LAZIO Felipe ANDERSON ha esaminato questo primo anno in Italia, soffermandosi sulla Nazionale e commentando l’importanza di poter giocare con campioni come KLOSE e HERNANES.

Sulla convocazione nell’Under 21 del Brasile

“Ho sempre sperato in questo convocazione,  è un sogno, un obiettivo. E’ stata una notizia meravigliosa ed ora voglio dare il mio meglio per continuare. Sono sempre stato tranquillo, ho aspetto il mio turno e questo mi ha dato una grande motivazione. Ho continuato a lavorare di più, in ogni partita cerco di dare sempre il meglio ed ora sto giocando abbastanza. Questo mi ha dato la possibilità di andare in Nazionale. Non ero arrabbiato perché sapevo che stavo facendo bene e l’occasione sarebbe arrivata”.

Conosci qualcuno che sta nell’ Under 21?

“Alcuni ragazzi li conosco dall’Under 18, altri dell’Under 19”.

Hai mai immaginato di indossare la maglia del Brasile alle Olimpiadi?

Giocare nella Nazionale è già un sogno per qualsiasi giocatore, l’occasione delle Olimpiadi è ancora più speciale. Il Brasile vuole vincere sempre di più e questo ti motiva. Bisogna sempre essere concentrati perché se giochi bene poi la chiamata in prima squadra arriverà”.

In questa stagione stai giocando di più. Cosa è cambiato?

“Il calcio qui è molto diverso da quello brasiliano. Se arrivi quando sei un po’ più grande hai già un minimo di esperienza. Quando vieni in Italia devi imparare un sacco di cose per giocare bene. E’ un campionato molto tattico. Alla fine della scorsa stagione l’avevo capito e stavo giocando bene. Ogni giorno cresco”.

Cosa ti ha sorpreso di più della Serie A?

L’intensità del gioco. Devi essere sempre concentrato, devi correre per tutti i 90 minuti. Questa è una delle cose su cui ho dovuto lavorare di più”.

Senti che sei cresciuto come giocatore?

“Sicuramente, soprattutto a livello di formazione. Ho avuto diversi allenatori e tutti hanno dato tantissima importanza all’ intensità di gioco. In questo anno e mezzo che mi sono trasferito qui penso di essere diverso. Sono cresciuto molto, sono riuscito a scoprire come usare i miei punti di forza”.

E’ stato difficile adattarsi all’ Italia?

“Roma è una città meravigliosa. Le persone qui non sono fredde, tutti sono molto rilassati. Come dicono tutti Roma è un museo. Mi sono piaciuti soprattuto il Colosseo, il Vaticano e la Fontana di Trevi”.

Qual è l’obiettivo di questa stagione?

“L’obiettivo è arrivare in Europa. La quadra quest’anno ha grande qualità, cerchiamo sempre di imporre il nostro gioco, cerchiamo di giocare meglio dei nostri avversari. Ora sta arrivando anche la continuità. Sono solamente pochi mesi che lavoriamo con i nuovi arrivati e con il nuovo allenatore, stiamo crescendo molto. Sappiamo che possiamo arrivare lontano anche se molte persone non se l’aspettavano”.

Com’è il tuo rapporto con Klose?

“E’  un ragazzo spettacolare, molto umile. Chiama i giovani, ci parla, da spiegazioni tattiche e li motiva. Si vede che vuole aiutarli. E un grande giocatore, una grande persona che capisce davvero di calcio. Il mio rapporto con lui è buono”.

Di cosa avete parlato dopo il 7-1 della Germani al Brasile?

“(ride) Prima della partita gli ho mandato un messaggio chiedendogli di non segnare e augurandogli buona fortuna. Ho anche inviato un messaggio a Neymar. Abbiamo scherzato! E’ molto umile, è un rgazzo tranquillo”

Ti manca Hernanes?

“Sicuramente la sua partenza ci ha lasciato un po’ di nostalgia sia per il calciatore sia per la persona che è. Non dico che oggi abbiamo giocatori migliori di lui ma sicuramente la squadra ha trovato una propria inquadratura. Ci manca molto, ci aiutava molto in campo. E’ una persona eccezionale. Noi eravamo molto amici e per questo mi manca. I giocatori come lui sono degli idoli e quando se ne vanno dispiace”.

Pensi di poter diventare un idolo come Hernanes?

“In Brasile lo avevo visto già giocare ma venire qui, poterci giocare insieme e giocare in questo club mi ha dato ancora più voglia di fare bene. E’ sicuramente un sogno diventare un idolo come lui”.

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