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LAZIO, LULIC è tornato

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IL MESSAGGERO – RASSEGNA STAMPA – (G. De Bari) – La gravità dell’infortunio al ginocchio destro di Konko era apparsa evidente, già subito dopo la partita, nonostante l’ottimismo di Petkovic. La conferma è arrivata al termine degli esami clinici, effettuati alla clinica Paideia. Nella migliore delle ipotesi, il difensore francese, dovrà rimanere fuori per un mese e mezzo, praticamente rientrerà per l’ultimo mese del campionato. Un verdetto medico pesante che apre un problema molto serio, all’allenatore bosniaco, soprattutto in vista della sfida di Milano nella quale la Lazio si giocherà una fetta di Champions. A far paura, oltre alla forza e alla capacità realizzativa di Balotelli, sono la velocità e l’incisività di El Shaarawy, un attaccante più difficile da marcare rispetto allo stesso centravanti. Domenica, nel derby contro l’Inter, a controllare il Faraone, era Nagatomo, il più veloce dei nerazzurri ma tatticamente non il migliore. Quello che, sulla carta, aveva comunque le maggiori capacità atletiche per limitarne l’azione e lo scatto. Eppure El Shaarawy, sia nell’azione del gol, che in altre situazioni, è andato via in velocità al giapponese, superandolo sul suo terreno preferito. Considerando che Petkovic dovrà rinunciare all’esterno titolare Konko (infortunato) e al sostituto Cavanda (messo in disparte dalla società per motivi contrattuali), sorge spontanea una domanda: a chi affiderà il compito di contrastare El Shaarawy? Una gara che la Lazio dovrà giocare senza Klose e Mauri, contro un Milan che sta molto bene fisicamente. Attorno a questo interrogativo ruotano molte delle possibilità che i biancocelesti hanno di fermare la rincorsa dei rossoneri, conquistando un risultato positivo. Improbabile chiedere a Pereirinha di fare il terzino. Un’ipotesi percorribile sarebbe quella di spostare Lulic sulla fascia destra. L’esterno sinistro ha coronato, con il primo gol stagionale, un periodo nel quale ha ritrovato un rendimento elevato, tornando a essere un punto di forza della squadra. Un’altra soluzione sarebbe quella di riproporre la difesa a 3, con tutti i dubbi sollevati dalle negative prove di Genova e Siena, infine Cavanda. Ma, in questo caso, la decisione spetterebbe al Presidente. Intanto oggi l’Uefa deciderà in merito ai fatti di Lazio-Borussia.

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