LOTITO: “Non volevamo infierire sull’avversario perché nella nostra squadra ci sono tanti bravi ragazzi”

IL CORRIERE DELLO SPORT (D.Rindone) – Claudio Lotito elogia i suoi ragazzi. Il giorno dopo al successo nel derby, la sbornia non è ancora passata del tutto. Ecco perchè il presidente biancoceleste – come riportato da ‘Il Corriere dello Sport’ – torna con piacere ad analizzare la gara: «Ci manca solo un po’ di cinismo agonistico, non raccogliamo sempre quello che meritiamo. Il motivo? Non vogliamo infierire sull’avversario perché nella nostra squadra ci sono tanti bravi ragazzi e se possono vincere 6-0, magari si fermano». Una puntura di spillo, una punzecchiatura finissima, è maestro Lotito, sa usare l’ironia come pochi. Insomma: la Lazio sà vincere. Quanto è stata dolce quella sofferenza finale: «Anche ieri (domenica, ndr) ci è mancata quella cattiveria per segnare i gol che potevamo segnare. Noi la squadra più forte di Roma? Dal punto di vista anagrafico – sottolinea Lotito – siamo senza dubbio la squadra più longeva visto che siamo nati nel 1900 e gli altri molti anni dopo. Per il resto vogliamo dimostrare di essere più bravi con i fatti e per il momento siamo andati bene» . Lo dicono i fatti, la Lazio è stata più forte della Roma e avrebbe potuto segnare di più. S’è fermato a tre il conto dei gol, beato chi s’accontenta. La Lazio cresce, la sua cura funziona: «Ho preso una società con 550 milioni di debiti e invece negli ultimi anni abbiamo sempre chiuso i bilanci in attivo, con utili importanti» . Ha azzeccato la scelta, ha puntato su Petkovic, lui e Tare ci hanno visto giusto: «Petkovic lo abbiamo voluto perché ha grandi valori umani, ha lavorato 4 anni alla Caritas e si è inserito in un gruppo molto valido ottenendo bei risultati. Se l’ho scelto, l’ho fatto perché sapevo che poteva raggiungere certi obiettivi, aveva le prerogative giuste per far bene. Vogliamo andare avanti così».