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SERIE A. LAZIO-PESCARA. LAZIO, riscatto Champions

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IL TEMPO – RASSEGNA STAMPA – (L. Salomone) – Lazio al potere. Segnano Radu e Lulic contro un Pescara inesistente: c’è bisogno dei padroni della fascia mancina per riportare i biancocelesti al terzo posto prima dello scontro diretto di sabato contro il Milan. Ecco la vittoria che scaccia l’incubo che durava dal 13 gennaio e soprattutto si centrano i tre punti senza Klose, evento che non era mai accaduto finora. Petkovic fa solo un cambio, dentro Dias al posto di Biava con la conferma di Cana da centrale. Il centrocampo è quello migliore senza l’infortunato Mauri con Ledesma vertice basso, Candreva, Gonzalez, Hernanes e Lulic a ridosso dell’unico attaccante Floccari. Bergodi presenta un Pescara molto difensivo con cinque giocatori in linea, in porta c’è Pelizzoli a sorpresa, Cascione fa il regista, in avanti la coppia Abbruscato-Celik. L’aquila Olympia non sbaglia, show perfetto, poi il fischio dell’arbitro Romeo di Verona. Bastano quattro minuti per il primo colpo di sfortuna: Konko si blocca sul contrasto con Cascione , Petkovic inserisce subito il portoghese Pererinha. Primo sussulto biancoceleste con una rovesciata di Floccari che finisce di poco al lato, il Pescara se ne sta tutto raccolto pronto a ripartire in contropiede, ma soffre tantissimo i continui cambi di campo operati dai giocatori di Petkovic. Comincia il lento ma inesorabile aggiramento della difesa avversaria, Lulic e Candreva sfornano cross ma la Lazio porta pochi uomini in area di rigore e così resta il tiro da fuori. Al 29′ sponda di Lulic e saetta di Radu che pesca il jolly: 1-0 strameritato perché gli abruzzesi sono davvero troppo arrendevoli. Passano cinque minuti e Lulic decide di sbloccarsi dopo un digiuno lungo un anno: trenta metri palla al piede poi il bosniaco imita il collega e fa secco l’incolpevole Pelizzoli. Raddoppio e gara in discesa anche perché gli ospiti hanno grandi problemi in fase di impostazione e soffrono terribilmente il pressing della Lazio. Ledesma dirige l’orchestra, il gioco scorre veloce, Floccari benché isolato riesce a tenere in apprensione l’intera difesa ospite. Il primo tempo si chiude senza ulteriori sussulti, biancocelesti al riposo col rassicurante vantaggio di due gol. Si riparte senza cambi mentre il freddo aumenta, i 25.000 dell’Olimpico provano a scaldarsi per qualche giocata di Hernanes oppure per una fuga sulla destra di Candreva. Dopo un quarto d’ora di nulla Bergodi getta nella mischia Caprari per uno spento Abbruscato. Floccari sbaglia davanti a Pelizzoli un’occasione facilissima poco prima dell’uscita di Gonzalez (al suo posto Onazi) e dei soliti cori della Curva Nord contro Lotito. Entrano anche Caraglio e Sculli per rianimare il Pescara dal torpore, la Lazio controlla spreca ancora in attacco prima del fischio finale. Petkovic sorride per il terzo posto riconquistato, Bergodi no: se si vuole provare a salvare, servirà più grinta nelle prossime gare, altrimenti la logica conclusione della stagione sarà la retrocessione in serie B.

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