23 ottobre 1932, la nascita del tifo organizzato

Pubblicato 
venerdì, 23/10/2015
Di
Redazione
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LAZIONEWS.EU - Il tifoso della Lazio sa di essere speciale, lo ha sempre saputo e lo saprà sempre. A volte accadono dei fatti strani, delle magie che solo chi ha il sangue biancoceleste può comprendere. Era il secolo scorso: nel 1932 un gruppo di giovanotti denominato "Paranza Aquilotti", dall'aspetto fiero ed elegante, decide che è giunto il momento per loro e per la Lazio di entrare nella storia.

DERBY E COREOGRAFIE - E' la domenica del 23 ottobre, in programma allo stadio del Partito Nazionale Fascista c'è la partita delle partite che vede  la  Lazio capitanata da Ezio Sclavi affrontare la Roma. Le cronache del tempo raccontano: "Una grande folla era presente quel giorno allo stadio, grande sventolio di bandiere all’ingresso delle formazioni in campo, nel settore dei tifosi Laziali viene innalzato un gigantesco telone con scritto FORZA LAZIO a caratteri cubitali. Subito i fotografi si accalcano per ritrarlo. Prime coreografie in uno stadio italiano e siamo solo nel 1932, ma questi sono sempre stati i tifosi della SS Lazio”. Già, non poteva essere altrimenti. La stracittadina finì 2-1 per i biancocelesti, con le reti di De Maria, Volk e Castelli.

LAZIALITÀ - Pensare che 84 anni fa, per la prima volta in Italia, un gruppo di giovani romantici armati di vernice e pennelli abbia impresso su stoffa l'amore per i propri colori è motivo d'orgoglio per tutti gli eredi. Ma accorgersi come questo sia accaduto il giorno in cui la Lazio vince il suo primo derby, questo è un fatto strano, una magia che solo chi ha il sangue biancoceleste può comprendere. Il tifoso della Lazio sa di essere speciale, lo ha sempre saputo e lo saprà sempre.

Edoardo Marchesi

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