Accadde oggi. 11 dicembre: Di Canio evita il tracollo con il Lecce

Pubblicato 
venerdì, 11/12/2015
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

ACCADDE OGGI - Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo giorno per giorno gli eventi della storia biancoceleste. L'11 dicembre 2004 la Lazio versa in una condizione davvero complicata, è la stagione dell'arrivo di Lotito a salvare la società dal fallimento, dei 9 acquisti in un giorno con Mimmo Caso allenatore. Dopo un buon avvio i biancocelesti piano piano vanno sempre più in difficoltà, i 16 punti in 14 partite fanno sì che la panchina dell'ex tecnico della Primavera traballi pericolosamente. All'Olimpico, nella 15esima, arriva il Lecce di Zeman miglior attacco ma anche peggior difesa del campionato. Una partita pazza, che la Lazio inizia bene ma è una candela che si consuma velocemente perchè i pugliesi dominano a centrocampo e approfittano dei buchi in difesa. Vantaggio al 9' con Babù che calcia in porta e ringrazia Peruzzi che si fa passare il pallone sotto le braccia. E' solo l'inizio della serataccia del portiere biancazzurro, che non è incolpevole neanche sul raddoppio di Bojinov al 32', con il bulgaro che si allunga bene in scivolata con la difesa colpevole. La Lazio rischia il tracollo ma Paparesta annulla il 3-0 di Bojinov per un fallo molto dubbio del bulgaro. All'intervallo i biancocelesti sono tramortiti ma negli spogliatoi si trasformano. Al 51' Rocchi ha il merito di accorciare il punteggio risolvendo un batti e ribatti e da qui la squadra di caso riprende vigore e al 68' arriva anche il pareggio con Di Canio, che realizza un calcio di rigore. La Lazio però sprofonda di nuovo, spreca il gol del vantaggio e subisce quello delle beffa del 2-3 ancora con Babù. Qui viene fuori però ancora una volta il cuore e la grinta, con Paolo Di Canio a trascinare. E' lui il leader, che mette in campo la sua Lazialità e firma con un destro secco il gol del 3-3 con la palla che attraversa una selva di uomini. Partita pazza, Caso può respirare un altro po', ma la sua avventura è comunque segnata.

Francesco Iucca
TWITTER: @francescoiucca

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