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BAYER-LAZIO. LA MOVIOLA. Due gli episodi sotto la lente a sfavore della Lazio, ma i capitolini non possono recriminare

Il direttore di gara spagnolo è chiamato a due sole decisioni importanti…

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La MOVIOLA a cura di Lazionews.eu – Bene i primi dieci minuti la squadra spagnola di arbitri, che danno subito la sensazione di essere attenti e concentrati. Mauricio, come prevedibile, è sempre quello più deciso negli interventi ed automaticamente anche quello più a rischio. La Lazio soffre ma al 31′ Keita ha una grossa occasione in area di rigore, lo spagnolo calcia in porta e guadagna il corner ma protesta con l’arbitro per un tocco di mano di Tah. Dopo minuziosi replay in effetti il tocco c’è, quando il numero 4 del Bayer è praticamente a terra in scivolata, ma era difficilissimo da vedere per l’arbitro e resta da valutare anche la volontarietà. Probabimente meno difficile era per l’addizionale, che però decide di non segnalare neanche la trattenuta dello stesso difensore su Keita. Partita corretta, Keita prova a fare a sportellate con i difensori avversari e il suo è un ottimo lavoro. Il primo cartellino giallo è tedesco ed è agli indirizzi di Bellarabi per proteste. Al 39′ passa in vantaggio la squadra di casa con Calhanoglu che sfrutta un’indecisione della difesa. Al 45′ si va al riposo sull’1-0 per i tedeschi.

IL SECONDO TEMPO – Si apre con la doccia fredda per i biancocelesti la ripresa: infatti al 3′ i tedeschi trovano il gol del 2-0 grazie a un altro buco, sfruttato stavolta da Mehmedi. All’ora di gioco arriva il primo giallo anche per la Lazio ed è per Mauricio, reo di aver saltato in maniera troppo scomposta su Kiessling. Ammonizione che arriva poi anche per Wendell, per perdita di tempo. Al 69‘ si complicano maledettamente le cose per la Lazio perché Mauricio va a interrompere il contropiede di Kiessling che aveva beffato due avversari. Il brasiliano ci mette la gamba e il fallo, anche se non cattivo, è automaticamente da giallo. Altro giallo per i capitolini: Parolo alza il braccio per prendere posizione su Calhanoglu. A stretto giro di posta ammonizione anche per Lulic, che perde palla e poi commette fallo a centrocampo: giallo che ci può stare. All’86′ altro giallo, stavolta per Hilbert che commette nettamente fallo su Keita. A due minuti dal termine il Bayer chiude il match con il terzo gol di Bellarabi. Come in buona parte del match, non c’è più partita e la Lazio abbandona mestamente il sogno Champions League. 

IL VOTO – Un match che sostanzialmente non offre grandi spunti per Carballo che è chiamato a due sole decisioni importanti. La prima è il rigore reclamato a inizio primo tempo da Keita: Tah trattiene il laziale e tocca anche con la mano, difficile da vedere per l’arbitro ma più semplice per l’addizionale. Interventi che ci sono da parte del 4 tedesco, ma che si fermano un attimo prima dall’avere gli estremi del rigore anche perché i movimenti sono anche dettati dalla scivolata intenzionata a contrastare l’avversario. L’altro episodio è quello dell’espulsione di Mauricio per doppia ammonizione: entrambi i cartellini, a rigor di regolamento, ci stanno. La Lazio ha comunque poco da recriminare, se non solo ed esclusivamente contro sè stessa. Match non all’altezza dei biancocelesti, mentre lo spagnolo Carballo si becca un 6 abbondante.

Francesco Iucca
TWITTER: @francescoiucca

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