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La moviola. Fabbri con personalità, ma i due gol laziali rimangono in bilico

LA MOVIOLA – Le reti biancocelesti erano da convalidare dal fischietto ravennate…

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Pubblicato il 29/11 alle 20.25

La MOVIOLA a cura di Lazionews.eu – Il primo episodio rischio per la Lazio c’è già al 2′, quando Radu ferma da dietro Laurini. Si salva il romeno, che forse meritava il giallo, per il cronometro che ha iniziato a girare da troppo poco. Al 5′ va già in vantaggio l’Empoli grazie al colpo di testa di preciso e potente di Tonelli con la difesa biancoceleste immobile. Al 15′ prima ammonizione del match ed è per Paredes, che entra in ritardo e in maniera inutile su Candreva: sanzione inevitabile. Al 26′ proteste empolesi per un presunto contatto tra Livaja e Lulic, con il bosniaco che aggancia (forse) l’avversario: l’arbitro lascia correre e in effetti non sembrava comunque che ci fossero gli estremi. Al 27′ giallo sacrosanto anche per lo stesso Livaja che atterra da dietro Biglia. Al 32′ rischia lo stesso attaccante croato che entra incautamente su Hoedt, fallo davvero al limite. Pochi secondi dopo arriva l’ammonizione anche per Tonelli, che salta con il braccio decisamente troppo largo su Djordjevic: il difensore dei toscani poi protesta e si ‘costruisce’ il giallo.

IL SECONDO TEMPO – Pochi spunti nella ripresa, fino al 22‘, quando Fabbri, aiutato dal giudice di porta, annulla un gol alla Lazio. Mischia in area toscana, palla verso Skorupski che mette le mani sul pallone ma poi arriva Klose in scivolata che ribadisce in rete. Bisogna valutare se il portiere polacco fosse entrato in maniera definitiva in possesso del pallone e stabilirlo è davvero difficile. In ogni caso passa meno di una frazione di secondo tra la parata di Skorupski e la scivolata di Klose e quindi con ogni probabilità non poteva essere un possesso di palla definitivo per l’estremo difensore dell’Empoli (quindi gol regolare). Episodio comunque che resta dubbio a dir poco. Al 38′ altro episodio dubbio in area toscana, con il cross di Felipe Anderson respinto da Tonelli però con un braccio. E’ vero che i due giocatori erano molto vicini, ma anche che la mano era troppo larga, non sarebbe stato un delitto assegnare il calcio di rigore. Al 45′ altro episodio cruciale a sfavore dei biancocelesti con il secondo gol annullato della serata. Cross in mezzo di Basta, spizzata di Tonelli e palla a Klose che stoppa e segna la rete del pareggio. La quaterna arbitrale però decide di non convalidare per la posizione del tedesco di offside: ennesimo caso al limite, perchè il guardalinee avrebbe ragione solo se il tocco di testa sul traversone di Basta non fosse di Tonelli ma di Matri che quindi rimetterebbe in gioco il pallone. Klose era effettivamente avanti, anche se praticamente di una manciata di millimetri. Il tutto ancora più ingarbugliato dal fatto che il pallone dovrebbero averlo colpito entrambi. Insomma, un altro episodio completamente in bilico tra la ‘liceità’ e l’irregolarità, proprio come il primo gol annullato sempre a Klose. Finisce con un’altra ammonizione (per perdita di tempo a Pucciarelli) un match pazzo che la Lazio non riesce a pareggiare, anche colpita da una sfortuna nera.

IL VOTO – Partita decisamente complicata per il giovane arbitro ravennate, che però conduce una prestazione da veterano, con ordine e criterio nell’assegnazione dei cartellini, mai protagonista ma sempre sul pezzo. Concentrato e in partita, non spezzetta il gioco ma lo favorisce non fischiando ogni minimo contatto, match di personalità. Poi inevitabilmente ci sono i due gol annullati a Klose che pesano come macigni per la Lazio, entrambi però sono totalmente in bilico. Probabilmente sono due reti che dovevano essere convalidate, ma difficile prendere posizione in maniera definitiva anche contro le decisioni di Fabbri e dei suoi collaboratori. Si tratta di episodi sui quali si discuterà, mentre è da ricordare che chi è in campo deve prendere una decisione importante in un paio di secondi. Una prestazione davvero ottima per il fischietto ravennate, ma bisogna lasciare in ballo quelle due situazioni al limite, la sua valutazione si pianta sul 6.

Francesco Iucca
TWITTER: @francescoiucca

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