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UNO SGUARDO ALLA SERIE A: “Il buono, il brutto e il cattivo” di Marco Piccari

Il telecronista Mediaset analizza l’ultima giornata di campionato soffermandosi sui tre momenti più salienti…

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IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO – Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”, dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu, si sofferma sui tre personaggi che più hanno caratterizzato l’ultimo turno di campionato. Ecco i protagonisti della 4° giornata:

Il Buono: BELOTTI

800 palermo belotti 01

“Bello segnare al San Paolo. Dedico le reti alla mia famiglia che mi ha sostenuto sempre.” Con queste parole Andrea Belotti è il buono di questa settimana. L’ex attaccante dell’Albinoleffe con una doppietta regala un punto al Palermo e inguaia il Napoli. Il gallo, così soprannominato da un suo amico, non alza la cresta e rimane con i piedi per terra e in questo momento di euforia pensa alla famiglia e all’amico che gli è stato sempre vicino. Due gol per ringraziare chi lo ha spinto e sostenuto nel suo cammino per arrivare in alto. La strada è ancora lunga ma con la famiglia e gli amici dalla sua parte il gallo ha appena iniziato a cantare..

Il Brutto: ZEMAN

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Triste vedere Zeman con il suo Cagliari ultimo in classifica con un punto in 4 partite. Brutto vedere che il suo calcio, fatto di sovrapposizioni, pressing e verticalizzazione non c’è e al momento la sua idea di gioco è astratta. I gol sono scomparsi, appena 3 reti in 4 gare e solo 2 su azione. Una miseria per le squadre del boemo. In compenso non mancano i gol incassati: ben 7 e 6 nel primo tempo; un approccio alla partita non certo esaltante. Zemanlandia è un lontano ricordo e anche il più zemaniano dei sostenitori deve accettare l’idea che il luna park in questo momento è chiuso. Il problema è capire se e quando riaprirà il parco giochi del gol.

Il Cattivo: OSVALDO

800 inter osvaldo

Osvaldo è più bello che cattivo e su questo non ci sono dubbi, la somiglianza con Johnny Depp è ormai nota. Ma in campo l’ex attaccante di Roma e Juve è terribilmente cattivo, efficace e devastante. Tre reti in questo avvio di campionato e l’ultima, in rovesciata, è di quelle che difficilmente si può dimenticare. Un marchio di fabbrica per il guerriero dell’area di rigore. Un numero che Osvaldo ha fatto più volte nella sua carriera, una giocata che richiede cattiveria e coraggio di chi non teme nulla e nessuno. Pablo quando sente il profumo del gol non cede un centimetro e appena arriva la palla giusta lui colpisce. Osvaldo è sempre il bad boy, ma questa volta solo in area di rigore.

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