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UNO SGUARDO ALLA SERIE A: “Il buono, il brutto e il cattivo” di Marco Piccari

Il telecronista Mediaset analizza l’ultima giornata di campionato soffermandosi sui tre momenti più salienti…

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IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO – Nuova puntata della rubrica “Il buono, il brutto e il cattivo”, dove il telecronista Mediaset Marco Piccari, in esclusiva per Lazionews.eu, si sofferma sui tre personaggi che più hanno caratterizzato l’ultimo turno di campionato. Ecco i protagonisti della 21° giornata:

IL BUONO: CANDREVA-PIRLO
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Unici, forti e bombardieri. Basta questo per sottolineare le due prodezze dei due nell’ultima giornata di campionato. Calciatori fondamentali e decisivi per le loro squadre che, contro Atalanta e Palermo, hanno condotto alla vittoria le rispettive formazioni. Andrea Pirlo è la mente della Juve, lui è l’uomo che nei momenti bui illumina i bianconeri e li conduce verso il successo. In questo campionato Pirlo ha segnato 3 reti e due di queste (Torino e Atalanta) sono state decisive per ottenere i tre punti. Eccezionale il gol contro i bergamaschi: quel tiro da fermo potente e preciso ha fatto sobbalzare gli innamorati del pallone. Decisiva e altrettanto spettacolare è stata la rete di Candreva che ha piegato il Palermo e ha dato alla Lazio il secondo successo consecutivo e il quarto posto in classifica. Antonio è l’anima dei biancocelesti e quando accende il turbo diventa imprendibile. Due campioni Pirlo e Candreva, che con i loro gol hanno dipinto due affreschi da inserire nella grande galleria del calcio.

Il Brutto: PARMA
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“CHIUSO PER RAPINA”. Quella scritta al Tardini, dove non si è giocato Parma-Udinese, a causa dei problemi societari dei giallo- blu, ha fatto tanto male al calcio, agli appassionati e ai tifosi del Parma. Tifosi che tanto pagano sempre in prima persona. Il futuro del club è ormai un rebus e l’intervento tardivo della Federazione non da al momento garanzie. Una Federazione che ha aspettato molto tempo per attivarsi e allora ci si chiede: come sia possibile che chi governa il calcio si stato immobile fino ad oggi? Inoltre è pensabile che nessuno conosceva la situazione del Parma a giugno? L’esclusione dall’Europa League non poteva essere un segnale per controllare lo stato della società? Tante sono le domande e sinceramente alla storiella che era tutto in ordine non crede nessuno. Certo adesso qualcosa si farà, perché l’intervento dopo il fatto è tipico del nostro paese, ossia meglio curare che prevenire, ma che nessuno si erga a eroe se il Parma devesse concludere il campionato. La regolarità del torneo doveva essere garantita a giugno non ora. Ma siamo in Italia e gli inciuci sono parte della nostra cultura.

Il CATTIVO: ZAPATA
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13 presenze in campionato, 4 da titolare 5 reti. Questo è il biglietto da vista del colombiano Duvan Zapata che si arricchisce anche dei 2 gol realizzati in Europa League. Non male per uno destinato a vivere all’ombra di un mostro del gol come Higuain. Una concorrenza che potrebbe annientare qualsiasi attaccante e soprattutto un ragazzo di 23 anni. Invece il giovane di Cali ad oggi ha dimostrato di essere un tipo tosto e determinato. Quel sorriso buono, dipinto nel suo volto, nasconde una carica di chi con la cattiveria agonista è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante alle spalle del Pipita. Anche contro il Sassuolo Duvan ha sfruttato al meglio la sua possibilità. Il ragazzo non solo ha segnato un gol, ma ha giocato una prestazione di livello non sbagliando mai un pallone. La forza delle seconde linee, un arma importante che in questo momento fa volare il Napoli: Gabbiadini e Zapata ne sono un esempio lampante.





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