ALLIEVI E GIOVANISSIMI NAZIONALI, il resoconto del girone di andata. Da COTTICELLI a SPURIO, da COLLARINO a MICELI: piccoli campioni crescono

Pubblicato 
martedì, 31/12/2013
Di
Redazione
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ALLIEVI NAZIONALI - Oltre alla fortissima Primavera gli Allievi Nazionali condotti sapientemente da Simone Inzaghi hanno portato a termine un girone di andata più che positivo, in particolare per le qualità dimostrate sul campo. La Lazio occupa la terza posizione nel girone C con 28 punti (24 gol fatti e 15 subiti, +3 sulla Fiorentina) dietro a Roma (la vera mattatrice del campionato) e Palermo; dicevamo una stagione fino ad ora da incorniciare, soprattutto perché ha saputo mettere in mostra molti talenti e giocatori che sembrano già formati, già maturi per certi palcoscenici, con l'unica pecca del derby perso al 'Gentili' contro la Roma, una partita falsata dagli episodi e da un'espulsione discutibile. Andiamo a conoscere insieme i ragazzi degli Allievi che stanno facendo così bene. Partiamo da Antonio Cotticelli, portiere che sta facendo vedere cose straordinarie, probabilmente il migliore di questa prima parte di stagione e il più pronto per un eventuale salto in categorie superiori. In tutte le partite Cotticelli ha messo in mostra una condizione fisica ottima e una concentrazione sempre massimale. Inoltre le doti tecniche sono di altissimo livello e risulta sempre decisivo con i suoi interventi, molto spesso miracolosi. Detto della porta, passiamo al reparto difensivo, quello che forse ha mostrato qualche lacuna, come è anche normale, dal momento che il ruolo del difensore è forse quello più difficile da ricoprire e da assorbire quando si parla di giovani. Botta e Dovidio sono terzini dotati di ottima spinta e costanza nel corso della partita, ma come ricordato è la fase difensiva a essere la più difficile da assimilare. A centrocampo la Lazio è fornita di ottimi calciatori. Ci soffermiamo sul capitano biancoceleste, Luca Germoni, la vera anima della squadra, il motorino instancabile e inesauribile di questa Lazio. Germoni è giocatore dotato di grande spinta e corsa, molte delle rimonte che i capitolini si sono trovati a fronteggiare sono animate dal capitano. Inzaghi è stato un maestro nel creare una mentalità di questo tipo nei suoi ragazzi, la mentalità del 'non mollare mai'. Nota a parte merita anche Francesco Manoni, protagonista nel derby perso in rimonta con la Roma. Manoni è il ragazzo che si è messo forse più in mostra nel recente trofeo Wojtyla segnando due gol, ma mostrando soprattutto una presenza costante in zona gol e in tutte le occasioni biancocelesti. Ma senza doti tecniche è difficile conquistare punti e fare gol. Il reparto offensivo di qualità ne ha tanta, con Capuano che è probabilmente il giocatore più forte a livello tecnico. Il numero 7 è in grado di svariare su tutto il fronte d'attacco, anche se lavora soprattutto sulla fascia destra. È lui l'uomo assist della squadra, insieme a Criscuolo, il trequartista biancoceleste, un giocatore alla Sau, per intenderci. Terminiamo con la punta di diamante di questa formazione, Edoardo Collarino. È un vero nueve moderno, in grado di fare tutto, veloce, lavora benissimo di sponda facendo salire la squadra; inoltre possiede ottimi tempi di inserimento e stacco di testa, oltre a buone doti acrobatiche (chiedere alla Fiorentina), tutte qualità che ne hanno fatto il bomber principe di questa squadra con ben 8 reti. Chiudiamo con il tecnico Simone Inzaghi. È sicuramente lui l'artefice di questa ottima stagione, del bel gioco mostrato dai suoi ragazzi, che grazie a lui stanno crescendo soprattutto individualmente. Inoltre, come già accennato, lui che l'ambiente della Lazio lo conosce benissimo, si sta facendo fautore e protagonista del motto tanto caro alla storia biancazzurra del 'non mollare mai'. Ma spesso con i giovani si rischia di essere predicatori nel deserto, mentre i suoi calciatori hanno dimostrato di seguirlo molto e fare tesoro dei suoi preziosi consigli. Proprio per questo suo carisma si è parlato anche di lui per la panchina della prima squadra, un grande riconoscimento per il capocannoniere europeo della storia della Lazio.

GIOVANISSIMI NAZIONALI - Scendiamo di categoria, andando a parlare dei Giovanissimi Nazionali di Daniele Franceschini, ma i risultati sono comunque molto positivi: secondo posto in classifica nel girone F con 28 punti (a 9 punti dalla Roma), 41 gol fatti e 7 subiti, secondo miglior attacco e seconda miglior difesa dopo quelli giallorossi. Contro i ragazzi di Coppitelli, nel match del 20 ottobre al 'Melli', ci si è messa la sfortuna per gli aquilotti che non sono riusciti a concretizzare, mentre la Roma ha saputo capitalizzare al meglio e portare a casa il derby per 1-0. Ma, come ribadito spesso e volentieri da Franceschini le soddisfazioni più grandi arrivano dalla nazionale: Spiezio, Frattesi, Spurio e Colarieti sono i ragazzi chiamati stabilmente a far parte della selezione under 15 di mister Antonio Rocca. Un difensore e tre centrocampisti, che però non sono gli unici ad avere le luci della ribalta: uno dei giocatori più importanti è stato anche Miceli, il bomber di questa squadraFranceschini ha la ricetta per crescere ancora: "Siamo un grande gruppo, ma dobbiamo crescere molto individualmente"

Francesco Iucca

TWITTER: @francescoiucca

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