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LAZIO PRIMAVERA

PRIMAVERA. La LAZIO di INZAGHI si gioca la stagione in 4 giorni, ma sulla strada verso la gloria c’è la FIORENTINA di SEMPLICI

LAZIONEWS.EU – Alla scoperta della formazione viola, tra sorprese, bomber e tradizione calcistica giovanile. Ma i biancocelesti sanno come si vince…

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LAZIONEWS – Tra domani, sabato 5 aprile, e mercoledì 9 aprile la Lazio di Simone Inzaghi é attesa da un doppio appuntamento che sa di bivio. Da una parte si va verso il trionfo, dall’altra c’è il rischio di sciupare quanto di straordinario fatto fino ad ora. L’avversaria si chiama Fiorentina. Prima il match di Formello potrà dare lo strappo decisivo al campionato e archiviare le finali, qualora gli Aquilotti dovessero portare a casa un successo, mentre se i viola dovessero avere la meglio (concessi gli scongiuri del caso) scavalcherebbero proprio i biancocelesti, proiettandosi verso la vittoria del campionato, anche se dovrebbero poi fare i conti con un calendario non proprio morbidissimo. Quattro giorni più tardi l’evento forse più atteso: la finale di ritorno di Coppa Italia, trofeo che manca dalla bacheca laziale da 35 anni, un vero e proprio tabù. Il vantaggio derivato dall’andata (3-1) é una buona partenza, ma nel calcio si sa, non c’è niente di scontato. Sulla strada verso la gloria sportiva irrompe però una Fiorentina mai doma, arcigna, sempre sul pezzo, alle calcagna della Lazio schiacciasassi, che ha battuto in trasferta i gigliati anche all’andata di campionato (0-2). Una squadra, quella toscana, guidata da Leonardo Semplici, un mago soprattutto nella gestione del gruppo e nella motivazione dei suoi ragazzi, alla guida della Viola da 3 anni, con una media punti di 2,14 a partita. Dopo aver girato per la Toscana, a Firenze ha trovato la sua dimensione, la sua casa, un ambiente perfetto per lavorare e produrre una formazione ordinata, quadrata, dotata di più di qualche ottima individualità. A partire dai pali, difesi da Luca Lezzerini (ai box per infortunio), passando per Venuti e Zanon; a centrocampo la rivelazione Petriccione, che cresce di partita in partita e i tre ragazzini terribili: Gulin, Bangu (due frecce brevilinee, classe ’95 e ’97, un triestino e un congolese, due scuole di calcio diverse) e Gondo (punta centrale ivoriana classe ’96) con gli ultimi due a segno 22 volte in totale in campionato. Al pari dei ragazzi di Inzaghi, molti giocatori viola sono aggregati spesso e volentieri alla truppa di Montella, dando così seguito alla grande tradizione del settore giovanile targato Fiorentina, che vanta un nutrito gruppo di ragazzi nelle rispettive nazionali in tutte le categorie giovanili. Uno di questi è Nicolò Fazzi, esterno 19enne quest’anno utilizzato solo 9 volte da titolare in campionato, mentre in Coppa Italia sempre partito dal primo minuto, anche se per la sfida del ‘Franchi’ sarà squalificato, insieme ad Empereur. La Lazio ha già battuto due volte la squadra di Semplici in questa stagione, ma quello dell”Artemio Franchi’ é un palcoscenico prestigioso per la finale di Coppa e potrebbe riservare sempre qualche sorpresa. I biancocelesti sanno però come si vince e non si lasceranno intimorire, contando sul ritrovato Tounkara e su un gruppo di ragazzi fantastici, forse il più forte e talentuoso nella storia delle giovanili biancocelesti. Non c’è Fiorentina che tenga.

Francesco Iucca

TWITTER: @francescoiucca

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