Gabriele Gravina, nato a Castellaneta (TA) il 5 ottobre 1953, è dal 2018 il presidente della FIGC e dal 2023 il vicepresidente della UEFA.
Gravina è entrato nel mondo del calcio negli anni ottanta, sia come imprenditore che come dirigente. Dal 1984 al 2000 è stato co-proprietario della società calcistica del Castel di Sangro, ricoprendone per alcuni anni anche il ruolo di presidente. In quel periodo diviene prima consigliere della Lega Professionisti Serie C e successivamente anche consigliere federale della FIGC.
Negli anni duemila, dopo due anni da membro della commissione UEFA per l'assistenza tecnica ed amministrativa, ricopre diverse volte la carica di capo delegazione della Nazionale Under-21, guidando gli azzurrini agli europei del 2004, 2007 e 2009, oltre che alle Olimpiadi del 2004 e del 2008. Il 22 dicembre diviene presidente della Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro), venendo riconfermato anche il 15 novembre 2016.
Dopo essersi dimesso dalla carica di presidente della Lega Pro, il 22 ottobre eletto presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, sostituendo il commissario straordinario Fabbricini, subentrato dopo le dimissioni di Carlo Tavecchio. L'11 aprile 2019 viene insignito al Parlamento europeo del premio "La Moda Veste la Pace" per le attività di contrasto al razzismo. nel calcio.
Ad inizio 2021 viene rieletto a capo della FIGC, mentre il 20 aprile fa il suo ingresso nel comitato esecutivo della UEFA. Durante il suo mandato, la Nazionale allenata da Mancini vince gli Europei 2020, ma fallisce la qualificazione ai Mondiali 2022 in Qatar. Il 5 aprile viene nominato vicepresidente della UEFA.
Ha due figli, Francesco e Leonardo, che lo affiancano nell'azienda di famiglia, il Gruppo Gravina, che si occupa di imprenditoria pubblica e privata.