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ACCADDE OGGI. Grinta e cuore Lazio, Champions più vicina. Un pensiero per Antonazzo

ACCADDE OGGI – Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo giorno per giorno gli eventi della storia biancoceleste e non solo…

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LAZIO – 6 maggio 2012. È una Lazio in emergenza totale quella che si appresta a vivere il delicatissimo match con l’Atalanta: con quattro squalificati e sette infortunati, Reja manda in campo una formazione rabberciata. Klose va in panchina per scelta tecnica, Lulic, invece, è la sola nota lieta, ritrovando il campo dopo tre mesi di assenza. Come non bastasse, però, dopo neanche venti minuti, si fa male persino Garrido, sin lì imbarazzante: al suo posto entra Zauri e da quel momento Schelotto non struscia più un pallone. Denis chiede a gran voce un calcio di rigore che il Sig. Rocchi non gli concede, Maxi Moralez fa ammattire un po’ tutti, ma, globalmente, Diakité e Scaloni tengono botta, mentre Cana e Gonzalez, in interdizione, sono un muro invalicabile. Gli orobici fanno la partita, i biancocelesti passano in vantaggio: da Konko a Mauri per Kozak, che gira a rete e supera l’ex Frezzolini soltanto grazie alla deviazione di Thomas Manfredini. L’Atalanta accusa il colpo e reagisce di nervi, attaccando indisciplinatamente, a testa bassa: le occasioni per il pareggio fioccano, la Lazio invece rincula nella propria metà campo, cercando, in affanno, di chiudere tutti gli spazi. Ad una manciata dal 90’, però, l’episodio chiave: Stendardo applaude ironicamente l’arbitro, che lo manda sotto la doccia. Rimasta in dieci, ed esaurita la stamina, la squadra di Colantuono perde fiducia, cadendo preda degli avversari: così, la partita la chiude Cana con una sassata da fuori in pieno recupero. La Lazio mette in cassaforte l’Europa League, ma continua a sognare la Champions: effettuato il sorpasso sul Napoli, caduto a Bologna, nel mirino entra l’Udinese.

STORIA – 6 maggio 1840. Al fine di risolvere il problema del recapito della corrispondenza, Rowland Hill, insegnante e politico inglese, escogita un sistema rivoluzionario: il francobollo, quale forma di pagamento anticipato a carico del mittente. Il primo, nella storia, è il Penny Black, dal valore (un penny, l’unità minima della sterlina) e dal colore (nero) e dà vita alla comunicazione moderna, caratterizzata da uno smodato traffico postale, comportando così il proliferare di cassette della posta dinanzi ogni abitazione.

SPORT – 6 maggio. Sono nati oggi molti protagonisti del calcio nostrano, a partire da Ivan De La Peńa (1976), uno degli acquisti più onerosi della storia della Lazio, che non riuscì però a replicare le prestazioni sfornate con le maglie del Barcellona e della Spagna Under 21. Giorno di festa anche per Guglielmo Stendardo (1981), 85 presenze in A con la maglia biancoceleste, ma ex anche, tra le altre, di Napoli, Juventus, Sampdoria ed Atalanta, per Dries Mertens (1991), folletto in forza ai partenopei di Maurizio Sarri, e per Mateo Kovacic (1994), ex Inter ed attualmente in forza al Real Madrid. Avrebbe compiuto 94 anni (ma è scomparso nel 1995) Francesco “Checco” Antonazzo, per undici anni colonna della Lazio, nono calciatore più presente nella storia del club capitolino.

Giordano Grassi

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