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ACCADDE OGGI. Lazio-Inter 4-2, vittoria immeritata che fa perdere lo scudetto ai nerazzurri…

ACCADDE OGGI LAZIO – Allo stadio Olimpico si registra la disfatta milanese…

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ACCADDE OGGI LAZIO – 5 maggio 2002. 34esima giornata di campionato. All’Olimpico il sig. Paparesta arbitra Lazio-Inter. Gli undici scelti da mister Zaccheroni sono Peruzzi, Stam, Fernando Couto, Nesta, Favalli, Poborsky, Giannichedda, Simeone, Stankovic, Fiore e Simone Inzaghi.

INTER PERDE IL CAMPIONATO – In uno stadio stracolmo di tifosi interisti mischiati per via del gemellaggio a quelli laziali in ogni settore dello stadio – quasi 76 mila in totale –  i neroazzurri perdono proprio all’ultima giornata di campionato lo scudetto, subendo lo smacco in classifica dalla Juventus vincente ad Udine. La Gazzetta Dello Sport titola: “L’Inter paga la grande illusione: tutto l’Olimpico è con loro, ma Lazio rimonta e li travolge”.

LAZIO IN COPPA UEFA – In effetti i giocatori laziali vengono contestati per tutta la partita da parte della Curva che rimprovera alla squadra lo scarso impegno nella disfatta nel derby perso 1-5, e quello invece relativamente inutile nella partita odierna. La Lazio, con questa vittoria, conquista comunque il diritto a partecipare alla Coppa UEFA.

UNA VITTORIA IMMERITATA – L’Inter ed i tifosi sono letteralmente stramazzati al cospetto di un avversario resuscitato in maniera appena decorosa solo all’inizio della ripresa. A Roma non è stata la Lazio a vincere: è stata la squadra milanese a perdere. Il vantaggio di Vieri al 12′ viene subito arrestato dal pareggio di Poborksy, il più presente tra i laziali. Poi, dopo soli quattro minuti, Di Biagio di testa porta di nuovo i nerazzurri verso la vittoria. Se non fosse che l’Inter comincia ad adattarsi ai ritmi blandi della Lazio, e concedersi distrazioni clamorose. Errori che permettono di nuovo a Poborksy di realizzare il 2-2, a Simeone di passare in vantaggio col 3-2, e a Inzaghi si siglare il 4-2 della vittoria.

LA DISFATTA MILANESE – Il Corriere della Sera scrive: Prima delle lacrime inconsolabili di Ronaldo, la Lazio si è abbandonata al fraseggio. Forse non era vero, ma ci è parso che accadesse per non umiliare i mancati campione d’Italia, destinati addirittura a ripartire, l’anno prossimo dai preliminari di Champions League”.

A.M.

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