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PADOVA. Ravanelli: “Da piccolo sognavo Nesta ma ora il mio idolo è Acerbi… e non sono un figlio d’arte!”

CALCIO PADOVA RAVANELLI – Per chi segue la Serie B sarà sicuramente un nome noto, chi, invece, non lo conosce, sentirà parlare di lui molto presto. Luca Ravanelli…

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CALCIO PADOVA RAVANELLI – Per chi segue la Serie B sarà sicuramente un nome noto, chi, invece, non lo conosce, sentirà parlare di lui molto presto. Luca Ravanelli, giovane difensore classe 1997, si è trasferito dal Sassuolo al Padova due anni fa e dopo essere stato protagonista della promozione della squadra veneta, questa prima stagione nella serie cadetta sembra averla approcciata già nel migliore dei modi. Un suo gol, sabato scorso, ha deciso la partita contro il Venezia: il cognome non può che riportare alla memoria un altro Ravanelli, Fabrizio, ma il giovane Luca non è imparentato con l’ex attaccante della Lazio. Intervistato dal sito ‘gianlucadimarzio.com’, ecco cosa ha rivelato il difensore in merito ai suoi idoli e ai suoi obiettivi di carriera.

FIGLIO D’ARTE? – “Io figlio di Fabrizio? No! No! Me lo chiedono tutti, lo pensano tutti! Ma voglio spiegarti perché esiste questo dubbio, al di là del cognome: Ravanelli Fabrizio ha realmente un figlio che si chiama Luca – che non sono io – e sul seguitissimo transfermarkt hanno ‘unito’ i nostri profili. Quindi figurati, il web è impazzito. Non so davvero come fare a togliere quest’incomprensione”.

DEBUTTO CON GOL – “Un debutto in serie B da sogno. Esordio con gol! Non potevo chiedere di più. Anzi, la vittoria ma i miei compiti sono chiari e me l’ha ripetuti anche mister Bisoli! Il mio compito è non far fare gol agli altri”.

IDOLI – “Da piccolo sognavo Nesta perché seguivo molto il Milan. Quando ho iniziato a confrontarmi con giocatori importanti, in società di un certo livello come Parma e Sassuolo, ho toccato con mano determinate realtà. Posso dirti che Acerbi è il profilo a cui io aspiro. E’ fortissimo, per mentalità e capacità. Pazzesco davvero. Ogni volta che lo vedevo allenarsi mi lasciava senza fiato”.

FUTURO – “Il mio cartellino è del Sassuolo ma voglio dimostrare, soprattutto a me stesso, che in serie B ci posso stare”.

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