Scaloni: "In Spagna tutti elogiano la Lazio: niente depressione, la squadra ha il carattere per arrivare in Champions"

Pubblicato 
lunedì, 07/05/2018
Di
Redazione
Tempo di lettura: 2 minuti

LAZIO ATALANTA INTERVISTA SCALONI - Un doppio ex che è rimasto nei cuori di entrambe le tifoserie: Lionel Scaloni ha giocato nella Lazio nel 2007-08 e poi in una seconda esperienza dal 2009 al 2013. 79 presenze in biancoceleste, un solo gol, ma tanto cuore in ogni partita disputata e negli occhi dei laziali il suo saluto alla 'Curva Nord' con in braccio il figlio nato da pochi giorni. L'ex difensore era passato proprio all'Atalanta dopo le stagioni a Roma e a Bergamo ha chiuso la carriera da giocatore: attualmente è il vice allenatore dell'Argentina. Scaloni è intervenuto ai microfoni di 'Radio Incontro Olympia' per commentare la partita tra le sue ex squadre e la stagione della Lazio: queste le sue parole.

LAZIO-ATALANTA - "L'Atalanta quest'anno ha avuto l'impegno gravoso dell'Europa League, altrimenti starebbe lottando anche lei per un posto in Champions. Nessuna squadra vuole incontrare gli orobici, sono in salute e sono sempre difficili da affrontare, così come tutte le compagini allenate da Gasperini".

ARBITRI E VAR - "Gli arbitri italiani non sono male, basta vedere cosa è successo ieri tra Barcellona e Real Madrid per capire il livello in Europa. Non sono i direttori di gara il problema in Italia: quest'anno si è inaugurato il VAR e sicuramente c'è qualcosa da aggiornare ma è una tecnologia che serve e che aiuta".

LOTTA CHAMPIONS - "I tifosi della Lazio devono stare tranquilli: vincendo contro il Crotone poi la corsa Champions si giocherebbe in casa contro l'Inter. Non ci deve essere depressione nell'ambiente: la stagione è positiva e bisogna restare tranquilli, così alla fine si conquisterà l'obiettivo".

LAZIO - "La prima cosa che mi ha stupito della Lazio è il fatto che se l'è sempre giocata contro tutti, ha sempre fatto la partita contro chiunque si trovasse davanti. Hanno i tempi giusti di gioco sia in difesa che in attacco: si può perdere, ma i ragazzi entrano sempre in campo per vincere. Se manca un giocatore le riserve non sono da meno non solo come qualità ma anche come atteggiamento: tutti stanno facendo un lavoro importante. Qui in Spagna tutti parlano molto bene della Lazio, è tornata ai livelli che le competono".

CAICEDO - "Caicedo l'ho visto giocare in Spagna e con la Nazionale: nei numeri non è all'altezza di Immobile ma questo non vuol dire che non sia un giocatore di livello. E' Immobile che sta facendo una stagione da record, quasi da Scarpa d'oro. Caicedo è un giocatore importante e buono, deve accumulare minuti: è difficile per tutti giocare quando si hanno pochi minuti sulle gambe".

LAZIO-SALISBURGO - "E' difficile capire cosa sia successo in quei dieci minuti: anche a me era capitata una cosa simile da giocatore. Ero nel Deportivo e c'era la sfida con il Monaco di Champions League: perdemmo 8 a 3 e in sette minuti prendemmo cinque gol. Io ancora oggi non riesco a darmi una spiegazione. E' difficile capire cosa succede in campo: il Salisburgo è una squadra vera che ha rischiato di andare anche in finale. Era quasi fatta per la Lazio ma purtroppo queste cose possono capitare e ai biancocelesti è successo nella partita sbagliata".

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