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Seleznyov vs Matri, il gol marchio di fabbrica per il riscatto in Europa

DNIPRO-LAZIO, IL FACCIA A FACCIA – Vi presentiamo i centravanti delle due squadre: simili per fiuto del gol e presenza in area…

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IL FACCIA A FACCIA – Il Dnipro per ricominciare dopo la finale persa lo scorso anno, la Lazio per dimenticare la Champions League e guardare a nuovi obiettivi. La sfida tra ucraini e biancocelesti non vale solo i primi 3 punti del gruppo G di Europa League, ma il prestigio di una competizione, che pur spesso sottovalutata, non smette mai di affascinare i romantici del calcio. Oggi vi presentiamo i bomber delle squadre, terminali offensivi in cerca di gol e riscatto.

ANDATA E RITORNO, CON IL DNIPRO NEL CUORE – Una stagione da protagonista. E’ l’aspettativa di Jevhen Seleznyov, centravanti del Dnipro finalmente con i gradi da titolare dopo la partenza di Kalinic, neo acquisto della Fiorentina. Lui sta già ripagando tutti a suon di gol: 5 in 7 presenze in campionato, portando a 80 il conteggio totale delle reti nelle 186 presenze complessive con la squadra di Dnipropetrovsk. La sua carriera inizia però nelle giovanili dello Shakhtar Donetsk, poi nell’estate del 2006 arriva il prestito all’Arsenal Kiev, dove nel 2007-08 segna 17 reti in 24 partite, secondo miglior cannoniere del campionato ucraino. Seleznyov torna così allo Shakhtar di Lucescu, ma nella squadra che vince l’ultima edizione della Coppa Uefa 2008-09, è coperto dal brasiliano Luiz Adriano e la grande occasione per un nuovo inizio si chiama Dnipro. Con la nuova maglia esplode e segna 35 volte in due stagioni; lo Shakhtar ci ripensa e lo riacquista. A Donetsk però non brilla e il centravanti nel dicembre del 2012 compie nuovamente il tragitto opposto per risposare, una volta per tutte, la causa del Dnipro. E’ lui l’ammazza Napoli nella semifinale dello scorso anno di Europa League. Due gol, andata e ritorno e biglietto per la finale strappato a Benitez. Lui e il Dnipro ci sperano: ripetersi anche in questa stagione per sognare ancora.

IL GIRO D’ITALIA NEL SEGNO DEL GOL – Non è da tutti esordire in un nuovo club con una doppietta. Matri ci è riuscito ben 2 volte: alla Fiorentina e ora, in biancoceleste. Il nuovo centravanti della Lazio è un anno più giovane dell’ucraino Seleznyov e a 11 anni entra nel settore giovanile del Milan, squadra con cui esordisce in Serie A nel 2003. Comincia la gavetta. Prato, Lumezzane (in C1) e poi Rimini nel 2006, in Serie B, fino alla Serie A con il Cagliari nella stagione 2007-08 che prima acquista metà cartellino, poi a gennaio se lo prende tutto. Scelta quanto mai azzeccata, perché con i sardi colleziona 40 gol in 3 stagioni e mezzo, prima di lasciarsi affascinare dalla Juventus che lo paga ben 15,5 mln e lo porta via dall’isola a gennaio 2011. Tra rossoblù e bianconeri un personalissimo record: due stagioni di fila (2009-10 e 2010-11) sempre presente in campo, senza mai saltare un match. Alla Juve vince tutto, poi decide di tornare al Milan nel 2013, casa sua e club che tifa da sempre. In rossonero però fallisce e dopo mezza stagione è di nuovo lontano da casa: Fiorentina, poi Genoa nel 2014-15, dove rinasce nuovamente, ma come in un girotondo infinito torna ancora alla Juventus. Stavolta non sarà mai decisivo, a parte in finale di Coppa Italia e i laziali se lo ricordano bene.

IL CONFRONTO – Seleznyov e Matri sono nell’età giusta per la conferma. Trent’anni l’ucraino, uno in più l’italiano, ma la stessa voglia di riscatto e di caricarsi i rispettivi team sulle spalle. Due centravanti vecchio stampo, con il fiuto del gol e la forte presenza in area di rigore, sempre al posto giusto e al momento giusto quando serve. Entrambi sono i finalisti perdenti della scorsa stagione europea: l’Europa League sfuggita per un soffio in casa Seleznyov, la Champions League e la gloria eterna mancata per Alessandro Matri. Alla Dnipro Arena, l’esordio in coppa potrebbe decidersi dalla zampata vincente di un centravanti: il nome del protagonista lo scopriremo solo giocando.

Giorgio Marota
TWITTER: @GiorgioMarota

 

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