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Supercoppa, De Martino: “Il cuore ha fatto la differenza. Caso Keita? Danneggia il mercato”

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SUPERCOPPA DE MARTINO – Stefano De Martino, direttore dell’Ufficio Stampa della Lazio, è intervenuto ai microfoni della radio ufficiale biancoceleste commentando il match e la vittoria della Supercoppa.

FESTEGGIAMENTI E TIFOSI – “È difficile raccontare i festeggiamenti, sono ancora vive le emozioni scaturite dalla vittoria nell’ennesima finale contro al Juventus. La coreografia biancoceleste sancisce ancora una volta un trionfo sugli spalti, è stata inimitabile: la Curva Nord vince sempre. Anche i tifosi della Juventus hanno celebrato lo spettacolo della tifoseria biancoceleste immortalandola. È impossibile raccontare con precisione quello che abbiamo vissuto ieri; è stata una serata da regalare al pubblico biancoceleste che, purtroppo, era reduce dalla sconfitta in Coppa Italia. La Juventus era un tabù da sfatare, anche se resterà la squadra da battere in Italia.”

CUORE E CURVA – “In finale di Supercoppa però il cuore ha fatto la differenza: i battiti biancocelesti erano più ritmati di quelli bianconeri. La dedica della Curva Nord si riferiva a questo ed i cuori dei laziali, soprattutto di quelli meno giovani, sanno quanto possa fare la differenza, anche quando le circostanze erano ben peggiori rispetto a quelle di oggi. Il comun denominatore di questa vittoria, però, è stato proprio il cuore. Sin dall’inizio in campo si è percepita la positività dell’atmosfera: c’era un’elettricità particolare, una convinzione diversa rispetto a quella che si respirava nella finale di Coppa Italia.”

IL MATCH – “La Lazio non è andata in difficoltà, solo nei primi minuti, quando Strakosha ha salvato di piede su Cuadrado. Inzaghi ha trovato il miglior modulo mettendo in campo la squadra giusta per sfidare la Juventus, a prescindere dalle polemiche che ci sono state alla vigilia. Inzaghi è sempre stato chiaro, vuole solo gente motivata, vogliosa di indossare la maglia biancoceleste e di essere un supereroe della tifoseria laziale. Inzaghi ha scelto in maniera autonoma, la Società non ha mai messo bocca sulle scelte del tecnico: la sua iniziativa è stata dettata da esigenze tecniche e motivazionali, qualcuno ha congetturato su questa vicenda. Si cerca sempre di distrarre il tifoso biancoceleste con vicende che non c’entrano nulla: le dinamiche sono chiare, la Lazio, il suo allenatore e la Società vogliono giocatori motivati che lottino per un popolo unico nel suo genere. Lo sanno bene in Europa: anche a Malaga abbiamo parlato con tifosi e dirigenti che ci hanno parlato e chiesto del tifo biancoceleste. Chi indossa la maglia della Lazio è un professionista fortunato che indossa colori con una storia inimitabile, ricca di sofferenze e di gioie ineguagliabili. Solo i giocatori attaccati alla maglia possono scendervi in campo; le bandiere non esistono più, ma bisogna battersi per questi colori.

RISCATTO – “La squadra era concentrata e aveva voglia di dimostrare a tutta l’Italia il proprio valore. La finale è stata seguitissima ed in questa la Lazio ha testimoniato di potersela battere con chiunque, come già detto in altre circostanze. Oggi si parla più degli errori della Juventus rispetto ai meriti della Lazio: i biancocelesti non hanno sbagliato nulla. Luis Alberto ha fatto la differenza. Bisogna fare un plauso a chi ha scelto i calciatori biancocelesti, ovvero il Direttore Sportivo, ed al Presidente. Si può e si deve sempre migliorare, anno dopo anno, ma bisogna anche evidenziare la vittoria di quattro trofei dal 2008 ad oggi. Sono state tutte importanti e nette che restano scolpite più di tanti altri perché accadute in circostanze storiche diverse. Condividere trofei simili con il calore ritrovato dei nostri tifosi è importantissimo: è necessario combattere tutti insieme in ogni momento. Le difficoltà arriveranno, lì bisognerà ricordarsi delle vittorie, del nostro vivo potenziale; ci sarà bisogno di tutti.”

BIGLIA – “Nei prossimi giorni ci saranno degli eventi per festeggiare e condividere con i tifosi la vittoria della Supercoppa TIM. Leiva è arrivato tra lo scetticismo della piazza, ma è un giocatore importante che ieri ha dimostrato geometrie e calma tattica. Ha ben sostituito un giocatore di spessore come Biglia; la Società ha provato a trattenerlo con una proposta economica da capogiro, ma il calciatore aveva già fatto la sua scelta. Il Club gli augura comunque ogni bene per quello che ha fatto in maglia biancoceleste.”

KEITA – “La situazione relativa a Keita danneggia il calciomercato biancoceleste, vista anche la volontà già palesata da parte del calciatore di voler vivere una nuova esperienza. La Società non è mai sprovveduta, ma ad oggi è difficile fare valutazioni. Il Club vuole una squadra competitiva per le varie competizioni, ha sempre tenuto sia alla Coppa Italia, sia all’Europa League. Una squadra come la Lazio, dal suo blasone, non poteva mancare la competizione europea. Nella prossima stagione quest’ultimaci darà grande visibilità, sappiamo quanto è importante questo quando si gioca in giro per l’Europa. Lasciare nelle menti del continente le immagini della tifoseria e della squadra biancoceleste ci rende particolarmente orgogliosi. Partecipare a competizioni europee è un nostro imperativo: a prescindere da ciò che accadrà nel calciomercato, dal quale sono arrivati Marusic, Leiva, Caicedo e Di Gennaro, la Società. “

 

STRAKOSHA – “Strakosha ha sorpreso anche me: la sua crescita è stata impressionante, soprattutto sotto il punto di vista della maturità. Ci vuole esperienza per difendere i pali biancocelesti, solo portieri di grande livello ci riescono, tra questi il nostro Club Manager Angelo Peruzzi. Il numero 1 biancoceleste merita di essere il portiere della Prima Squadra della Capitale e lo ha dimostrato attraverso la parata effettuata al primo minuto di gioco. Il giovane talento è diventato un uomo. Ieri si è parlato anche della prima giornata di campionato che vedrà i biancocelesti sfidare la Spal: la sfida sarà molto insidiosa, non si affronterà di certo la squadra fronteggiata ad Auronzo. La formazione biancoceleste dovrà partire al meglio, non sarà facile, ma sarà necessario ritrovare le giuste motivazioni per ben figurare davanti ai propri tifosi che, speriamo, possano essere numerosi nel computo relativo agli abbonati. Uno stadio pieno porta punti alla squadra, insieme si può ambire a grandi traguardi.”

 

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