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CORRIERE DELLO SPORT. LAZIO, un referto che scotta
Una sintesi dell’articolo del Corriere Dello Sport. Si teme la stangata del giudice sportivo. Rischiano Marchetti e Matuzalem…
CORRIERE DELLO SPORT. LAZIO, un referto che scotta
Una sintesi dell’articolo del Corriere Dello Sport. Si teme la stangata del giudice sportivo. Rischiano Marchetti e Matuzalem…
La Lazio aveva già perso il terzo posto e la Champions stava volando via, quando mancavano pochi secondi ed è iniziata la partita di Bergonzi, assolutamente incapace di tenerla in pugno, come si era già capito per il modo in cui aveva arbitrato. Gonzalez s’è fermato, Marchetti s’è buttato per terra, Fernandes stava già esultando, Pereyra è andato a segnare il gol del raddoppio a porta vuota. Se un fischio, anche se arrivato dall’esterno del campo, interferisce con il gioco, l’arbitro ha l’obbligo di interrompere l’azione e di scodellare il pallone. Mancavano una decina di secondi, non sarebbe cambiato il risultato, come ha osservato Guidolin, anche se la Lazio voleva fortemente provarci, magari rilanciando il pallone nel mezzo dell’area di rigore friulano, per tentare di trovare il pareggio all’ultimo sospiro della partita. Invece no. Bergonzi ha perso il controllo della situazione, ha convalidato il raddoppio dell’Udinese, scatenando la furia di molti giocatori della Lazio, che rischiano di aver finito il campionato qui al Friuli. Chissà quanto sarà lungo il referto di Bergonzi, dei guardalinee Tonolini e Di Liberatore, del quarto uomo Giannoccaro. Rischiano in tanti. Il primo della lista è Andrè Dias, per la verità spesso e volentieri coinvolto nelle risse. E’ un ragazzo fumantino e quasi sempre gioca al limite, così raccontano i suoi precedenti. E’ andato a protestare come una furia con Giannoccaro, non si fermava più, è finito davanti alla panchina dell’Udinese, è arrivato a contatto con Andrea Carnevale, dirigente del club friulano, che stava provando a calmarlo. Bergonzi, nella baraonda, ha tirato fuori il cartellino rosso e lo ha espulso. Subito dopo è arrivato di corsa Marchetti. Il portiere ha dato una lieve spinta a Bergonzi. L’arbitro era girato. S’è voltato e dalle immagini televisive lo ha avvertito. «Ti ho visto». Non ha tirato fuori cartellini, ma forse qualcosa nel referto scriverà. Marchetti rischia una pesante squalifica. Non può stare tranquillo neppure Matuzalem: era in tuta, s’è alzato dalla panchina appena Pereyra ha segnato, ha partecipato alle fase iniziali della rissa. Il brasiliano ha protestato nei confronti di Giannoccaro, non si sono visti cartellini. In campo, prima di infortunarsi, aveva preso un’ammonizione: entrerà in diffida per cumulo di gialli, il resto verrà stabilito dal referto. Non dovrebbe rischiare proveddimenti Scaloni. Ha protestato con tutti e non ha mollato di un centimetro, Bergonzi ha tirato fuori il giallo quando Lio, come gesto di sfida, ha tolto il pallone dal dischetto del centrocampo e lo ha lanciato con le mani verso la zona in cui era accaduto il “fattaccio”. Nella baraonda sono stati coinvolti anche i dirigenti della Lazio. Tare era sceso di corsa dalla tribuna per cercare di calmare i suoi giocatori, ha trattenuto Scaloni, ha allontanato Dias, poi c’è stato qualche momento di tensione con Gigi Infurna, che stava imboccando il sottopassaggio. Il team manager dell’Udinese era entrato in contatto con Stefano De Martino, trattenuto da Reja. Il responsabile della comunicazione della Lazio ha discusso anche con Collavino, diggì dell’Udinese. Arriverà una pioggia di squalifiche.
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