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Le PAGELLE di Genoa – Lazio: staffilata del Mago, ma Vecino fa accademia

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L'esultanza di Luis Alberto e Vecino in Genoa Lazio

PAGELLE GENOA LAZIO – La Lazio di Igor Tudor vince la terza partita su quattro in Serie A e si rilancia in zona Champions League. Decisiva per battere il Genoa, a metà ripresa, una rete di Luis Alberto, che segna e indica lo stemma sotto al settore ospiti. Di seguito le pagelle del nostro Daniele Izzo, inviato allo stadio Luigi Ferraris di Genova.

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Serie A, le pagelle di Genoa – Lazio

MANDAS 6 – Altro che smarcare straordinario, ha solo da bloccare due innocui palloni. Oggi avrebbe potuto fare il portiere volante: si sarebbe sicuramente divertito di più.

PATRIC 7 – Sa quando aggredire o accorciare, quando essere aggressivo o temporeggiare: è il padrone della valigetta con i codici della difesa biancoceleste e la custodisce gelosamente.

CASALE 5 – Segue come un’ombra Retegui per tutto il campo, ma non basta. L’attaccante della Nazionale prima lo fa ammonire e poi gli nasconde a più riprese il pallone.

(Dal 46’ ROMAGNOLI 6,5 – Mette nei calzoncini la cryptonite e annulla Retegui: dal suo ingresso il tempo il Genoa non punge più)

GILA 6,5 – Ekuban lo punta sempre e all’inizio sbanda, tanto da dover richiedere la safety car di Lazzari. Dopo qualche giro, però, prende le misure al circuito e torna la solita certezza.

MARUSIC 6 – Inizia a destra e finisce a sinistra: un copione trito e ritrito per l’attore divenuto capitano a causa delle bizze di Luis Alberto.

VECINO 7 – Studia quel tanto che basta per strappare una sufficienza, senza dannarsi con ghirigori e corse in avanti. Il velo che permette alla Lazio di passare in vantaggio, però, è più da accademico che da scolaro.

KAMADA 6,5 – Passa un’ora a vagare senza meta per il campo del Ferraris prima di accendere la lampadina: l’assist per Luis Alberto è perfetto e decisivo.

LAZZARI 6 – In uno sparo con Spence allunga le marce e brucia il motore. Il team lo richiama ai box ed è costretto al cambio.

(Dal 35’ HYSAJ 6 – Si diverte ad attaccare a ripetizione la profondità, ma risulta efficace anche quando c’è da difendere)

LUIS ALBERTO 7,5 – Suona, canta e porta la croce. Delizia il teatro genovese con colpi di tacco, tunnel e sontuosità prima di freddare Martinez e indicare l’aquila sotto il settore ospiti. Chapeau, direttore d’orchestra.

(Dall’85’ ROVELLA sv – Continua a mettere minuti nelle gambe)

FELIPE ANDERSON 6,5 – È come Paganini, non ripete. Inizia l’azione del gol spedendo un filtrante visionario sotto le gambe di Frendrup. Poi lascia il campo a Cataldi.

(Dal 67’ PEDRO 6 – Tudor gli concede minuti come prima punta, lui ringrazia con una prestazione tutta cuore e polmoni)

CASTELLANOS 5.5 – Si ritrova solo in mezzo al mar Ligure. Non ha salvagenti e i difensori del Genoa gli schizzano a più riprese l’acqua negli occhi per non fargli far gol. Grida ancora vendetta la scelta di assistere Luis Alberto a pochi metri dalla porta invece che battere a rete.

(Dal 67’ CATALDI 6 – Butta una dose di equilibrio su una Lazio che deve proteggere il vantaggio)

ALL. TUDOR 6,5 – Terza vittoria su quattro in campionato e nuova salita a bordo del treno Europa. La Lazio di Tudor è ancora un prototipo, ma i risultati arrivano. Il croato è riuscito a disegnare una squadra operaia e propositiva. Non ha dato voce a casi e annunci e alla fine è stato ripagato proprio da Luis Alberto e Felipe Anderson.

Daniele Izzo
@danieleizzo94

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