PRIMAVERA. La Lazio esce tra gli applausi

IL CORRIERE DELLO SPORT. Sfuma il sogno-scudetto: non bastano i gol di Barreto e Onazi, vince l’Inter (3-2)…

 

 

 

Inter sul trono, ha alzato al cielo il trofeo “Giacinto Facchetti” celebrando bomber Longo, il miglior giocatore della Final Eight, a lui è andato il premio dedicato al povero Morosini (c’era la fidanzata Anna in tribuna). E’ il nuovo gioiello di famiglia, aveva schienato il Milan con una tripletta, ha chiuso la contesa con la Lazio firmando il 3-1 che ha spaccato la partita. L’ha fatto con l’arroganza dell’eletto, dopo un primo tempo da spettatore. Medaglia d’oro agli interisti, medaglia d’onore alla Lazio, sarà per un’altra volta.  Ha vinto la Next Generation Series (con Stramaccioni) e si è presa il tricolore (con Bernazzani). […] Quello che doveva fare, la Lazio l’ha fatto. E’ stata sconfitta dagli eventi, è rimasta in corsa sino all’ultimo mettendo in mostra i suoi gioielli e un tridente spettacolare (Barreto, Rozzi ed Emmanuel). I biancocelesti sono andati sotto subito per un erroraccio di Zampa, retropassaggio sbagliato a Berardi, pallone regalato a Livaja.  Sono stati ricondotti in vita da Barreto: ha incornato un assist al bacio di Rozzi, centravanti purosangue, più giovane di due anni rispetto a Longo. Stadio incendiato di passione (circa 5.000 presenti, 2.000 laziali), in avvio due forfait: la Lazio ha perso il centrale difensivo Crescenzi, messo ko dalla febbre. L’Inter al 19′ ha dovuto rinunciare a Bessa (problema al ginocchio destro). Bollini s’è affidato al gigante Vilkaitis (ha sofferto al centro), Bernazzani ha sganciato Garritano (si rivelerà decisivo nel bene e nel male). […] Squadra corta, pressing fiammeggiante, geometrie, profondità, uno spettacolo: la Lazio, ai punti, per voracità e coralità avrebbe meritato nei primi 45′ il doppio vantaggio, s’è accontentata di pareggiare con Barreto dopo aver continuato a spaventare l’Inter con Onazi (saetta alle stelle). L’Inter, sull’1-0, è rimasta inchiodata al risultato, ci ha provato solo con Livaja, il più pericoloso dei suoi. Il tempo non è stato galantuomo con Bollini, la genesi del raddoppio interista è stata la stessa del primo vantaggio. Ripresa bruciante: traversa di Livaja, rimpallo sulla testa di Garritano, in gol dopo aver atterrato Sbraga. La Lazio ha protestato urlando e Sbraga è stato costretto ad uscire. Il muro della Lazio è crollato, Longo ha trovato lo spazio giusto. Sul 3-1 la Lazio non ha mollato, ha accorciato le distanze con Onazi: botta di interno da fuori area. Che sia un’eterna e vincente giovinezza, per tutti.