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Provedel ricorda l’attaccante che fu e la Lazio fa la storia in Champions League

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Lazio Atletico Madrid il racconto

LAZIO ATLETICO MADRID RISULTATO – Nel calcio nulla succede per caso. Basta scostare un po’ le foglie del sottobosco per notare che c’è sempre un sottile filo rosso a legare gli eventi. Anche a distanza di anni. C’è un mix di destino e bravura nel disperato gol dell’1-1 a firma Ivan Provedel in Lazio Atletico Madrid . Uno che di mestiere fa il portiere. E lo fa anche bene. Ma che nel parlato pedatorio ha immagazzinato i tempi e le movenze dell’attaccante. Un ruolo ricoperto fino all’adolescenza e che, a distanza di quindici anni, è tornato utile per acquisire un risultato storico.

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Lazio – Atletico Madrid finisce sul risultato di 1-1: il racconto della sfida

Dimenticare una sera del genere sarà difficile. Per Provedel e per chiunque sedeva all’Olimpico. È successo qualcosa di incredibile, di inaspettato. Una di quelle situazioni che lasciano un ricordo indelebile, limpido e pulito. Tutti i tifosi, laziali e madrileni, saranno in grado tra anni di descrivere cosa hanno pensato in quel momento, chi hanno abbracciato, cosa avranno postato sui social e la persona alla quale hanno inviato subito un messaggio incredibile. D’altronde, un gol del portiere è merce rara. Ancor di più in una competizione importante come la Champions League, che la Lazio tornava a disputare dopo diverso tempo.

Primo tempo di marca Lazio, ma a passare è l’Atletico

E i biancocelesti non l’hanno neppure approcciata male la nuova competizione. Anzi, di fronte a una squadra esperta, ma prevedibile e scolastica, come l’Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone, gli uomini di Sarri hanno tenuto saldamente in mano le redini dell’incontro. La prima chance l’ha avuta Kamada. Non una novità. Ma tutta la Lazio stava girando bene. E ha continuato a farlo anche dopo che, al 29′, lo stesso giapponese ha sfortunatamente deviato alle spalle di Provedel un tiro di Barrios. Un gol fotocopia a quello messo a referto da Zielinski a Napoli, che è sembrato condannare ancora una volta oltre misura i capitolini.

L’impensabile accade a fine secondo tempo

Sarri lo ha detto chiaro e tondo in conferenza stampa: “Il rischio era di abbandonarsi alla sfortuna”. Di lasciarsi cullare dagli alibi degli sconfitti. Ma così non è stato. In un secondo tempo arrembante la Lazio ha vestito l’abito migliore, quello che evidenzia tutte le sue forme. Romagnoli ha tappato buchi qua e là, Zaccagni ha fatto venire il mal di testa a Molina e Luis Alberto ha acceso e spento la luce a suo piacimento. Eppure, ancora una volta in questo inizio di stagione fuori dalle righe sembrava non bastare. Soprattutto dopo il 56′, quando Immobile si divorava un gol praticamente fatto. Secondo dopo secondo, l’orologio al polso dell’arbitro Vincic si avvicinava sempre più al novantesimo. I quattro minuti di recupero sono sembrati pochi. E il pubblico dell’Olimpico, incessante nel sostegno, si stava già preparando a sostenere la squadra dopo l’ennesima sconfitta quando è successo l’impensabile. Provedel, con un taglio da attaccante navigato, è salito in cielo e ha regalato alla Lazio un pari, che sa di buon auspicio, e a se stesso una pagina di storia che mai verrà dimenticata.

Dal nostro inviato allo stadio Olimpico Daniele Izzo
@danieleizzo94

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