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PETKOVIC: “Il nostro obiettivo è vincere. Recuperare Zarate? Dipende solo da lui…”

All’interno le dichiarazioni del tecnico biancoceleste a Mediaset Premium e in conferenza stampa…

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PETKOVIC DOPO PESCARA-LAZIO – Intervenuto a Mediaset Premium, Vladimir Petkovic commenta la vittoria sul Pescara e parla di Mauro Zarate“Era importante entrare bene in partita come abbiamo fatto. Il primo tempo è stato da grande squadra, nel secondo abbiamo gestito senza colpire ulteriormente. Ogni vittoria porta qualcosa di positivo e viene voglia di altre vittorie. Volevo dalla squadra questa mentalità vincente, dove non si lotta solo per vincere ma anche per segnare più gol e non subirne. Anche senza Klose questa sarebbe un’ottima squadra, ma i grandi campioni come lui servono per una squadra che ha ambizioni. Obiettivi? Questa Lazio deve arrivare lontano. Ma deve pensare al presente e al futuro per migliorare certe cose. Migliorare questa mentalità che stiamo sviluppando, gli obiettivi non si devono cambiare dopo 6-7 partite, il nostro obiettivo è quello di vincere e lo perseguiremo in ogni partita. Era molto importante in questa prima fase 7 partite in 21 giorni disputate in maniera egregia e positiva. Abbiamo due settimane di tempo in cui tanti giocatori andranno in Nazionale. Dobbiamo recuperare le energie perché ci aspetta un campionato molto impegnativo e partite interessanti in Europa. Zarate recuperabile? Mi dispiace quando un giocatore non è a disposizione, dipende da lui, solo da lui. Spero di recuperare sia lui che gli altri, perché solo come squadra compatta e unita possiamo ottenere i risultati”.

In seguito il tecnico bosniaco ha parlato anche in conferenza stampa. Ecco le sue parole:

Condivide le parole di Klose?
Sicuramente il primo tempo l’abbiamo fatto da grande squadra, grande approccio mentale, tecnico e tattico. Nel secondo tempo dovevamo sfruttare meglio le occasioni in superiorità numerica. Dobbiamo migliorare ancora.

Perché non Rocchi al posto di Klose?
Ho optato per Floccari, mi serviva velocità nelle ripartenze.

Si fa fatica a cambiare questi undici titolari?
Non penso che sia un problema, è difficile trovare gli stessi equilibri cambiando tanti giocatori. Le esperienze precendenti hanno dimostrato che la rosa è larga, che molti giocatori spingono per trovare posto.

Dove può arrivare questa Lazio?
Dobbiamo concentrarci oggi per fare meglio domani, così dobbiamo arrivare fino alla fine. I proclami, come dimostrano gli ultimi anni, non sono utili.

Oggi tutto troppo facile?
Siamo noi che l’abbiamo resa facile. Abbiamo saputo colpire, abbiamo tenuto la palla per non far tornare il Pescara in partita. Nel secondo tempo gli avversari hanno dimostrato di essere validi, hanno tutte le carte per poter rimanere in Serie A.

Soddisfatto finora?
Sono soddisfatto, non al 100%, dobbiamo essere ancorta più cinici. Siamo sulla buona strada, ora dobbiamo riposare e recuperare le energie per il prossimo mese.

Biava e Konko?
Hanno sentito un fastidio al polpaccio.

Zarate?
Abbiamo parlato, è stata una semplice scelta tecnica. Dovrà servire a lui per tornare più forte. Spero che lui come altri tornino per creare una sana competenza.

Deluso dai pochi sostenitori?
Questi pochi hanno dato un grande aiuto. Tutto quello di cui si è parlato non ha aiutato di certo. Peccato, il calcio è un gioco che deve unire la gente.

Prende la parola anche il presidente Lotito:

Un voto alla Lazio?
Non siamo abituati a dare i voti, siamo abituati a constatare. Siamo convinti che questa sia una squadra che può lottare con tutti, ma il cammino è lungo e difficoltoso. Dobbiamo mantenere uno spirito coeso, oggi mi è piaciuto l’atteggiamento propositivo. Nel secondo tempo abbiamo controllato la partita, senza sottovalutare l’avversario.

Con Klose e il gruppo la Lazio può vincere lo Scudetto?
Non voglio creare false aspettative. Questa squadra è stata allestita per competere con tutti. I risultati dipendono però anche da fattori imponderabili, non solo dai valori della squadra. Questo gruppo ha raggiunto un equilibrio a livello psicologico, si diverte ed è determinata. Talvolta manca un po’ di cinismo. Spesso vanno in gol i centrocampisti, perché tutti giocano in funzione delle proprie potenzialità. Se manterremo questo spirito di coesione e di sacrificio, sarà difficile per gli avversari rompere questa trama di gioco. Il campionato poi è lungo, giochiamo su tre fronti, però abbiamo una squadra competitiva, numerosa proprio per tutti gli impegni che ci attendono. Sono tutti titolari, lo devono dimostrare sul campo, negli allenamenti e con la determinazione. Siamo una squadra camaleontica, un’orchestra diretta da Petkovic.

Petkovic valore aggiunto?
Il valore aggiunto sono lui, lo staff, il preparatore Rongoni, poi un utilizzo delle tecnologie per quanto riguarda la preparazione atletica. Poi ci sono gli stessi giocatori, che non si sentono indispensabili singolarmente. Non ci sono problemi di nessuna natura, eventuali problemi li creano i giornali. Se qualcuno non è stato convocato, rientra nelle scelte tecniche del mister. La mentalità è fondamentale, sennò si rischia di far diventare fenomeni giocatori che non lo sono e viceversa.

Prandelli prenderà in considerazione qualche laziale?
Sono convinto che abbiamo diversi giocatori da Nazionale. Egoisticamente potrei essere contento perché così rimangono da noi, ma ovviamente è una battuta. Il ct utilizza le risorse a sua disposizione come meglio crede, ma credo che alla lunga prenderà in convocazione qualcuno dei nostri giocatori.

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