RITIRO. Nono giorno di allenamento per la LAZIO di PETKOVIC

DA AURONZO DI CADORE – Consueta ” alzataccia” per alcuni giocatori della Lazio, in piedi alle 7, 15, per la corsa a stomaco vuoto. Cardiofrequenzimetro e Gps, Zarate, Floccari, Gonzalez, Lulic ed il baby Onazi, insieme al mister Petkovic ed il suo staff, si sono avviati verso il lago di Misurina. Poco prima delle 10, invece, è iniziato l’allenamento mattutino con palleggi classici da riscaldamento. “Grande velocità“, è quello chiede con fermezza il tecnico ai suoi giocatori.  Grigioni dalla destra fa lavorare i portieri sulle uscite alte, Onazi continua il lavoro differenziato. Gli altri sono stati divisi  in 3 gruppi, due da 7 ed uno da 8, agli ordini del ” sergente “Petkovic. Ederson durante l’allenamento ha preso una botta al ginocchio ed è uscito zoppicando dal campo. Ha abbandonato il terreno di gioco a scopo precauzionale. Niente di grave, ma si aspettano naturalmente notizie più dettagliate dallo staff medico biancoceleste. Intanto, la prossima e nuova sfida dell’allenamento di domani si chiama Monte Agudo, un comprensorio circondato dalle cime delle Dolomiti, che verrà ” scalato” dai giocatori biancocelesti. Si partirà da quota 1.000 metri, con la Lazio che  risalirà ai 1800 metri del monte, alternando un po’ di corsa ad una camminata veloce. Questo il programma di partenza previsto ad oggi, anche se bisognerà vedere come sarà la tenuta fisica dei biancocelesti, che saranno aiutati nella loro scalata da racchette di montagna.  Il gruppo biancoceleste arriverà al rifugio in località “Malon”, lì si farà merenda tutti insieme e poi si scenderà a valle a bordo dei “fun bob”, un piccolo slittino su rotaie che renderà così l’ultima parte di allenamento, divertente e rilassante. Tutto fa parte di una nuova metodologia che sta letteralmente stregando ogni giocatore biancoceleste. Tolta questa parentesi curiosa sul monte Agudo, per il resto Rongoni sta cercando di personalizzare gli allenamenti in base alle caratteristiche di ogni calciatore.