IL CORRIERE DELLA SERA. L'arrivo del possente centrale francese potrebbe riportare il bosniaco sulla linea mediana...
Precettato terzino, perché la Lazio è scoperta lì dietro a sinistra e non può fare altrimenti, se non sacrificare in difesa uno dei suoi pezzi forti. Senad Lulic, secondo quanto riporta "Il Corriere della Sera", si è adeguato al ruolo da terzino dopo che le sue prestazioni da centrocampista l'anno scorso hanno attirato le attenzioni di mezza Europa. Si è fatto sotto il Bayern Monaco in maniera ufficiale, ma anche la Premier che conta (Chelsea e Manchester City) ha provato a prendere Lulic, segnali che hanno dato fiducia al giocatore e fretta al presidente Lotito sulla questione rinnovo: un anno in più (fino al 2017) con un adeguamento di stipendio (ora di 700 mila euro a stagione) al pari dei «top» della Lazio, l'obiettivo è dichiaratamente quello di blindare Lulic. Sarebbero tutti d'accordo, il d.s. biancoceleste Igli Tare ha già parlato con i rappresentati del bosniaco ed è uscita un'intesa di massima che entro qualche settimana può passare alla ratifica. Ma c'è una questione ruolo ancora da risolvere. Le prime uscite stagionali della Lazio hanno «costretto» Lulic a giocare arretrato, tutte prove positive ma certamente non all'altezza dei partitoni giocati l'anno scorso. Il bosniaco non protesta e non festeggia, mette sul campo le sue qualità come richiesto da Petkovic, il tecnico che lo conosce bene come nessun altro nella Lazio per averlo allenato nello Young Boys e al Bellinzona. Ora Lulic è impegnato in nazionale, oggi non giocherà contro il Liechtenstein, colpa di una squalifica e di un leggero acciacco. Ma scenderà in campo mercoledì contro la Lettonia e poi a Verona contro il Chievo. A Formello tecnico e giocatore si sono confrontati a lungo prima del ritiro con la Bosnia, e «Petko» ha chiesto a Senad di stringere i denti perché l'inserimento di Ciani può aiutarlo a recuperare la ribalta: l'idea, infatti, è quella di arrivare per gradi alla difesa a tre proprio per dare più libertà di movimento alle ali. Solo allora Lulic potrà tornare all'attacco, il suo pezzo forte.