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Sarri in conferenza: “Ottima partita. Immobile non mi preoccupa”

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Maurizio Sarri in primo piano

LAZIO TORINO JURIC INTERVISTA – Al termine di Lazio – Torino, Maurizio Sarri ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa.

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Lazio – Torino, le parole di Sarri in conferenza

Partita

“Abbiamo fatto una bella partita, difficile contro il Torino e l’abbiamo vinta nel primo tempo. Non concedendo niente agli avversari abbiamo trovato coraggio nella fase offensiva. Il calcio è materia strana. Sette punti nelle ultime quattro con trasferte a Napoli e a Torino. Mi sembra un bottino buono, ma secondo alcuni siamo in difficoltà”.

Solidità

“Per fare prestazioni bisogna partire dalla fase difensiva affidabile. Quella offensiva dipende da molti fattori. Abbiamo grande qualità, il livello di circolazione della palla nella ripresa è stato importante”.

Immobile

“Se gioca come le ultime due mi sta bene. Non sarei preoccupato. In questo campionato ha fatto due gol e preso tre pali. L’ho visto vivo, non ha segnato ma l’ho visto vivo. Magari non farà 20/30 gol, ma ne farà tanti lo stesso”.

Lavoro in settimana

“Mi sono reso conto che dai ragazzi c’era grande disponibilità. Volevamo capire perché non ci funzionavano certe cose. Siamo riusciti a capire tutti insieme perché facevamo errori. Guardi i video, ma poi ti devi guardare negli occhi. Tutti i movimenti difensivi avvenivano in ritardo e se trovi una squadra che sa palleggiare ti mette in mezzo. Al livello di applicazione stiamo cercando di fare quello che dobbiamo. Dopo le prime due partite abbiamo iniziato a fare piuttosto bene”.

Immobile troppo solo

“Quando vedi squadre come il Torino puoi tenerli anche tutti avanti, tanto loro ti seguono uomo contro uomo. Quando ci siamo sciolti davanti abbiamo inziato a divertirci. Abbiamo fatto gol con un azione tipica del Bayern Monaco di qualche anno fa con entrambi gli esterni dalla stessa parte”

Gli esterni

“Il difensore esterno la prima cosa che deve saper fare difendere. Negli ultimi anni va di moda il contrario. I più forti sono anche quelli che palleggiano con grande qualità. Nel mondo ci sono o grandi difensori o grandi esterni offensivi. Su Felipe e Zaccagni stanno aiutando e dando supporto. Hanno avuto meno attacchi degli spazi nell’ultimo periodo, però tutti i gol di Felipe ne lascia a terra 3/4 non attaccando lo spazio. Questo è il motivo per il quale ha un numero di gol limitato”.

I nuovi

“L’inserimento per qualcuno sarà lungo. Se pensate che prendere un giocatore da un’altra nazione e che sia pronto in 20 giorni è una follia. Un po’ di fatica la fanno tutti. Devono abituarsi agli allenamenti, alla lingua e all’alimentazione. Isaksen ha a che fare con una lingua sconosciuta e non si allena più con 18 gradi, ma con 30. Rovella si è fatto male a metà luglio e non si è mai allenato fino a metà agosto. Kamada è quello più avanti ma dobbiamo vedere se possiamo permetterci un centrocampo con lui Rovella e Luis Alberto. Taty era abituato a giocare in una coppia di punte e non da solo. Il percorso va fatto. Guendouzi ha più esperienza internazionale. E’ arrivato prima di Napoli, non è neanche un mese che è qui. Mi sembra che stia facendo anche troppo”.

Milan

“Sono quelle gare da lancio del pane o della sassata. Ci abbiamo perso l’anno scorso ma abbiamo fatto un grande campionato lo stesso. Ci sta anche di perdere, speriamo di no. C’è quell’opportunità che ti potrebbe riportare quasi in pari con le prime due che abbiamo sbagliato”.

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