PAGELLE Lazio Fiorentina: Immobile di rigore, difesa da manuale

PAGELLE LAZIO FIORENTINA – Succede tutto nell’ultimo minuto. La Lazio getta in area la palla della speranza, Vecino la tira sulla mano di Milenkovic e Marcenaro indica il dischetto. Immobile, entrato da poco, si prende la responsabilità e non delude il popolo biancoceleste mandando al tappeto la Fiorentina. Di seguito le pagelle di tutti i calciatori laziali a firma del nostro Daniele Izzo.

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Lazio – Fiorentina, le pagelle dei biancocelesti

PROVEDEL 6 – Strizza l’occhiolino al Var e bacia il palo. Se esce indenne dalla prima mezzora lo deve agli alleati. Passa il resto del tempo a imbruttire gli avversari e lanciare per i compagni.

LAZZARI 6,5 – Il compito più difficile finisce nel suo zaino: marcare Nico Gonzalez. Lo fa come può, sgomitando e scopiazzando, e alla fine porta a casa una buona sufficienza.

PATRIC 7 – É un avvoltoio. Fa un sol boccone degli attaccanti viola e poi ne spolpa la linfa vitale. In stagione non ha ancora sbagliato una partita.

ROMAGNOLI 7 – Cerchi “continuità” sul dizionario, trovi la sua foto. Non è solo il calciatore più utilizzato della rosa, ma anche uno dei più concreti e affidabili. Un’altra serata vissuta lasciando le briciole ai compagni.

MARUSIC 6 – La solita recita, niente più niente meno. Controlla senza paturnie Ikonè ma non si avventura mai oltre la linea di centrocampo, lasciando Zaccagni solo a fronteggiare un indomabile Parisi.

GUENDOUZI 6 – Finché ne ha sta lì nel mezzo, come canta Ligabue. Alla mansioni da mediano aggiunge quelle da incursore, ma vede poco la porta.

(Dal 67′ VECINO 6,5 – Gira che ti rigira, ci mette sempre lo zampino: piazza sulla mano di Milenkovic la palla che vale il penalty decisivo)

ROVELLA 5,5 – Scrive geometra nel curriculum dimenticandosi di avere una laurea in architettura calcistica. Gestisce il gioco con troppa semplicità. Manca l’invenzione capace di scardinare la rocciosa difesa della Fiorentina.

(Dal 62′ CATALDI 6,5 – Pressa sempre avanti e la squadra ne beneficia)

LUIS ALBERTO 5,5 – Non è il solito Luis Alberto. La bacchetta rimane nei pantaloncini e di magia se ne vede poca. Le tre punizioni calciate fuori misura sono la cartina tornasole di una partita sottotono.

(Dal 67′ KAMADA 6 – Entra con la voglia di farsi notare da Sarri, ma il suo calcio scema con il passare dei minuti)

FELIPE ANDERSON 6 – Martinez Quarta gli dà il benvenuto in campo con un’entrata killer. Terracciano lo rigetta con una parata sontuosa. Nel mezzo qualche imprecisione di troppo, in linea con un inizio di stagione deficitario.

CASTELLANOS 6,5 – Piove e non ha i tergicristalli funzionanti: il parabrezza è appannato e non centra mai la porta. Né a gioco fermo né quando conta. Però lotta, eccome se lotta.

(Dal 76′ IMMOBILE 7 – Houston, ma che problema. Solo uno con i superpoteri può raccogliere un pallone che pesa un macigno, posizionarlo sul dischetto e, con il ghiaccio nelle vene, sfondare la porta)

ZACCAGNI 5 – Il duello con Parisi è totale, attacco e difesa. Per sfortuna della Lazio, lo domina il difensore della Fiorentina.

(Dal 76′ PEDRO 6 – Ha un solo merito: mettere al centro la palla che Vecino spedisce sulla mano di Milenkovic)

ALL. SARRI 7 – Fa scacco matto a Italiano al termine di novanta e più minuti di grande calcio. A regalargli la vittoria è il re, Ciro Immobile. Lui si limita a decidere un’altra partita con i cambi. Vecino gli regala il rigore, il capitano lo trasforma. E la Lazio sale nuovamente sul treno che porta in Europa. Ora il quarto posto dista solamente tre punti. Qualcosa di impensabile solo un mese fa.

Daniele Izzo
@danieleizzo94