Restiamo in contatto

NOTIZIE

Le PAGELLE di Lazio – Verona: Zaccagni e il solito gol dell’ex, Kamada che sorpresa!

Pubblicato

il

Zaccagni esulta in primo piano

PAGELLE LAZIO VERONA – La Lazio di Igor Tudor non molla. Batte l’Hellas Verona con il gol dell’ex Mattia Zaccagni e continua a credere alla corsa europea. Per i biancocelesti è la terza vittoria consecutiva in campionato. La quarta, se si conta la semifinale di ritorno di Coppa Italia con la Juventus. Di seguito le pagelle dell’incontro a cura del nostro Daniele Izzo.

LEGGI ANCHE: La MOVIOLA di Lazio-Hellas Verona: l’analisi degli episodi arbitrali

Serie A, le pagelle di Lazio – Hellas Verona

MANDAS 6 – Alterna uscite a parate senza senso: si diverte, nell’uno e nell’altro caso, a far sussultare gli spalti dell’Olimpico.

PATRIC 6 – Gioca ma è come se fosse in permesso. Il Verona non è mai pericoloso e lui può godersi la primavera romana.

ROMAGNOLI 6,5 – Festeggia le 300 presenze in Serie A con una prestazione solida ed efficace. A Swiderski concede poco più che un colpo di testa, a Noslin nulla. Il migliore del pacchetto arretrato.

CASALE 6 – Per gli attaccanti del Verona è un ombra. Segue chiunque in ogni zona del campo. L’ammonizione e la necessità di attaccare lo richiamano in panchina.

(dal 59′ PEDRO 6 – Prima si divora il gol del vantaggio, poi stampa sul palo una punizione di rara fattura)

ISAKSEN 5 – Non riesce a dar fuoco alla miccia del talento. La scintilla parte, ma Montipò la spegne. Da lì in avanti gli errori si sprecano.

(Dal 59′ ZACCAGNI 7 – Corre, corre, segna e corre ancora sotto la Curva Nord. Dopo il gol all’andata, segna anche al ritorno: il Verona gli porta bene)

GUENDOUZI 6,5 – Quando vede giallo si scatena, un po’ come Telespalla Bob con Bart Simpson. E il popolo biancoceleste non può far altro che applaudire.

KAMADA 7,5 – Kamada, che sorpresa! Più gioca, più diventa importante: sradica palloni dai piedi dei dirimpettai, dà geometrie alla squadra e nel tempo libero si lancia persino alla ricerca del gol.

MARUSIC 6,5 – Prima esterno, poi terzino: il potere della duttilità torna sempre comodo a Tudor e alla Lazio.

LUIS ALBERTO 7 – Un po’ mago, un po’ incursore. Attore protagonista nel bene e nel male, con una prestazione “alla Milinkovic-Savic” densa di inserimenti e passaggi illuminanti. Come quello che manda in buca d’angolo Zaccagni.

(Dal 75′ HYSAJ 6 – Ancora una volta attento e volenteroso dopo l’ingresso dalla panchina)

FELIPE ANDERSON 6,5 – Potrebbe gareggiare in almeno tre o quattro discipline olimpiche. Corre come un centometrista, salta gli ostacoli gialloblù con facilità e tira al bersaglio. Solo la traversa gli nega la gioia del gol.

(Dall’86’ VECINO sv – Il vizio del gol lo ha nel sangue: ci mette meno di un minuto a impensierire Montipò)

CASTELLANOS 6,5 – Propone ai tifosi la specialità della casa: la rabona. Il resto del menù prevede lotta, corsa e qualità.

(Dall’86’ IMMOBILE sv – Entra tra i cori assordanti della Curva Nord: una delle scene più belle della serata. Dettaglio a margine: sono 350 gettoni in Serie A)

ALL. TUDOR 7 – Si diverte a sperimentare, come un piccolo chimico. Ma alla fine la pozione è sempre efficace. Schiera Isaksen, Felipe Anderson e Zaccagni a tutta fascia. E proprio l’arciere gli regala la quarta vittoria consecutiva, la terza in campionato. Ora il quinto posto, quello che vale la Champions League, è distante solo tre punti. Dobro napravljeno, Igor.

Daniele Izzo
@danieleizzo94

LE NOTIZIE SULLA LAZIO DIRETTAMENTE SUL TUO TELEFONO: CLICCA QUI

PIÙ LETTI

Lazionews.eu è una testata giornalistica Iscritta al ROC Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 137 del 24-08-2017 Società editrice MANO WEB Srls P.IVA 13298571004 - Tutti i diritti riservati