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Le PAGELLE di Verona – Lazio: daje de tacco Zaccagni, ma non basta

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L'undici della Lazio in campo a Verona

PAGELLE VERONA LAZIO – Non basta alla Lazio la rete dell’ex Mattia Zaccagni. A Verona la squadra di Sarri si imbatte in un altro pari. L’ennesimo risultato negativo maturato da situazione di vantaggio. Di seguito le pagelle dell’attaccante italiano e di tutti i calciatori laziali a firma del nostro Daniele Izzo.

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Serie A: Verona – Lazio, le pagelle dei biancocelesti

PROVEDEL 5,5 – Dorme sogni tranquilli finché la strana parabola di Lazovic non lo sveglia. Interrompe la striscia di tre clean sheet subendo un gol evitabile.

LAZZARI 7 – Serdar e Terracciano possono solo leggergli la targa. Da uno dei tanti anticipi nasce l’azione del vantaggio. I tifosi e Luis Alberto gli rendono merito e hanno ragione.

CASALE 5,5 – Segna il primo gol in carriera in Serie A davanti all’ex fidanzata, ma il var annulla.

GILA 5,5 – Romagnoli manca e non può essere altrimenti. Ma fino al gol del Verona aveva governato con cura la difesa. Peccato che in occasione del pari di Henry rimanga fermo nella terra di nessuno.

MARUSIC 6 – Mezzora di sportellate con Ngonge, poi il cambio forzato. Un problema all’occhio lo costringe a rientrare in panchina.

(Dal 28′ HYSAJ 5 – Meno combattivo rispetto al compagno. Nell’occasione del gol rimane a guardare gli avversari che completano il pareggio. Dal 84′ LU. PELLEGRINI sv: Dentro nel finale per l’arrembaggio alla roccaforte gialloblu)

GUENDOUZI 6 – L’uragano visto in Coppa Italia viene declassato a vento forte. Contribuisce a dare equilibrio alla squadra, ma non riesce ad essere decisivo in zona gol)

(Dal 84′ VECINO sv – Spedisce il pallone del vantaggio nella curva del Verona)

ROVELLA 6,5 – Partita dopo partita, sta alzando sempre più l’asticella del rendimento. Va a finire che il poster attaccato alla porta di camera sua è quello di Gianmarco Tamberi.

LUIS ALBERTO 6 – Dirige un’orchestra che suona musica da sottofondo. Tanto possesso ma pochi acuti. E alla lunga persino il suo estro viene risucchiato nel mare di normalità della ripresa.

FELIPE ANDERSON 6,5 – “E poi finalmente tu” cantavano gli 883. Dopo una miriade di prestazioni opache, si è rivisto il vero Felipe Anderson. Quello che sa decidere le partite con una sola giocata. Vedere per credere l’assist al dioscuro Zaccagni.

IMMOBILE 5 – Ha più occasioni per mordere il pandoro, ma dimentica di affilare i denti.

(Dal 70′ CASTELLANOS 6 – Alla prima occasione scalda i guantoni di Montipò. Alla seconda fa espellere Duda)

ZACCAGNI 7 – Ci dà di tacco, come la sora Assunta, e porta avanti la Lazio nell’arena che fu sua. Dopo continua a far venire gli incubi a Thatchoua fino al momento del cambio.

(Dal 70′ PEDRO 5,5 – Chiama Montipò e gli deposita in braccio l’ultima occasione della partita)

ALL. SARRI 5 – Un altro boccone amaro da digerire. La Lazio lontano dall’Olimpico è una Lazietta. Con il pareggio maturato a Verona sono dieci i punti lasciati per strada da situazione di vantaggio, la maggior parte dei quali in trasferta. Avrà di che lavorare per evitare che la stagione del ritorno alla fase finale di Champions League finisca nel cassetto della qualunque.

Daniele Izzo
@danieleizzo94

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