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AVVERSARIA. All’Olimpico in palio c’è l’Europa: da Cristante a Gomez, quest’Atalanta piace (anche) a Tare

AVVERSARIA LAZIO ATALANTA – La Lazio si prepara ad affrontare le ultime tre giornate di campionato senza il suo bomber stagionale: l’infortunio accorso a Ciro Immobile durante la partita contro il Torino ha fatto…

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AVVERSARIA LAZIO ATALANTA – La Lazio si prepara ad affrontare le ultime tre giornate di campionato senza il suo bomber stagionale: l’infortunio accorso a Ciro Immobile durante la partita contro il Torino ha fatto raggelare i tifosi biancocelesti. Tutto è nelle mani di mister Inzaghi che dovrà scegliere il sostituto ideale del numero 17: quel che conta è mantenere il +4 in classifica sull’Inter. Per farlo occorre superare l’altra squadra nerazzurra del campionato, ovvero l’Atalanta di Gasperini. Domenica 6 alle 15:00 la Lazio si troverà di fronte l’undici più in forma della Serie A: un ‘Olimpico’ tutto biancoceleste sarà fondamentale per spingere i ragazzi di Inzaghi verso il successo. All’andata fu spettacolo puro: finì con un pirotecnico 3 a 3 con le reti di Milinkovic e la doppietta di Luis Alberto.

GLI ULTIMI RISULTATI – Insieme alla Lazio, l’Atalanta rappresenta una piacevole conferma della nostra Serie A: l’undici bergamasco, dopo aver ben figurato in Europa League, ha recuperato punti preziosi anche in campionato, risalendo fino alla sesta posizione. La squadra di Gasperini ha un record aperto di 7 risultati utili consecutivi, caratterizzati da 5 vittorie e 2 pareggi. Oltre lo 0 a 0 ottenuto a Bergamo contro l’Inter, l’Atalanta è riuscita a costruirsi un cammino impressionante anche in trasferta: due vittorie e un pareggio nelle ultime tre, con la sconfitta che manca addirittura dall’11 marzo (Bologna-Atalanta 1-0). I nerazzurri hanno al momento un punto di vantaggio sul Milan e tre sulla coppia costituita da Fiorentina ed Atalanta: il loro futuro, così come quello della Lazio, vede nella partita dell’ ‘Olimpico’ uno snodo fondamentale.

L’ALLENATORE – Gian Piero Gasperini è un ex calciatore, di ruolo centrocampista. Nato a Grugliasco (Torino) nel 1958, il tecnico è stato molto corteggiato dalla Lazio, che continua a intravedere in lui un profilo ideale per sostituire una (al momento) improbabile partenza di Inzaghi. Cresciuto calcisticamente nella Juventus, Gian Piero sboccia a Palermo tra il 1978 e il 1983: in cinque stagioni colleziona 128 presenze in Serie B ed 11 gol ed arriva a giocare una finale di Coppa Italia. Dopo le esperienze con Cavese e Pistoiese, nel 1985 si trasferisce a Pescara: in Abruzzo Gasperini riesce ad esordire sui campi della Serie A e a conquistarsi un ruolo sempre più importante. Lascerà i biancazzurri dopo cinque anni, da capitano, e con all’attivo 160 presenze e 21 gol. L’ultima avventura da calciatore la vive a Pesaro, in Serie C1, poi dall’anno successivo inizia la gavetta per diventare allenatore. La sua carriera in panchina è legata soprattutto ai colori del Genoa, squadra con la quale ha avuto modo di far conoscere a tutti la sua idea di calcio. Con i ‘grifoni’ dal 2006 al 2010, Gian Piero al suo primo anno riporta la squadra in Serie A, poi conclude la seconda stagione al nono posto. Nel 2008-09 compie un capolavoro: il Genoa arriva quinto e si qualifica per l’Europa League, trascinato dai gol del ‘Principe’ Milito; l’anno dopo esce ai gironi della competizione mentre in campionato non va oltre la metà classifica. Il bel gioco e la bravura nel crescere i giovani portano Gasperini sotto i riflettori dell’Inter che, nel 2011, lo chiamano a guidare la squadra. L’esperienza è però piuttosto negativa e dopo sole cinque partite il tecnico viene esonerato. Dopo gli anni a Palermo, Gasperini, nel 2013, torna a casa, al Genoa, dove rimane sino al 2016: in queste stagioni raggiunge la vittoria numero 100 sulla panchina rossoblù, nonché di nuovo un posto in Europa League che però non disputerà a causa di una licenza UEFA non pervenuta. Dallo scorso anno è alla guida dell’Atalanta, squadra con la quale sta facendo vivere grandi emozioni, sia in Italia che in giro per il vecchio continente.

I GIOCATORI CHIAVE – L’Atalanta è una fucina di giovani talenti, a cominciare dall’ultima scoperta di mister Gasperini, ovvero Musa Barrow, attaccante classe 1998 e già autore di due reti in campionato. In porta l’ex laziale Berisha sembra aver trovato in quel di Bergamo la giusta serenità per dimostrare tutto il suo valore ma la vera forza di questa squadra rimane il centrocampo. Cristante e Freuler sono due vere mine vaganti capaci, con i loro inserimenti, di far gol da ogni parte del campo; Hateboer sulla destra corre e sa servire palloni interessanti agli attaccanti che portano il nome di Ilicic e Gomez, quest’ultimo, come Cristante, obiettivo di mercato della Lazio. Una squadra giovane, veloce, mancina e ricca di talento: Inzaghi la studierà per affrontarla, Tare, magari, per scovare il profilo ideale per arricchire la rosa biancoceleste.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Gian Piero Gasperini ha scelto il 3-4-3 come schema di gioco per la sua Atalanta. In porta confermatissimo Berisha, mentre in difesa mancherà Caldara, squalificato. Al suo posto pronto Palomino, insieme a Toloi e Masiello; a centrocampo è possibile un pò di turnover viste le diffide di Cristante e Freuler: i due sono in ballottaggio per un posto al fianco di De Roon mentre Hateboer e Gosens agiranno sulle fasce. In avanti Ilicic appoggerà la coppia d’attacco formata dal ‘Papu’ Gomez e dal giovane Barrow.

PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3): 1 Berisha; 3 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 15 De Roon, 11 Freuler, 8 Gosens; 72 Ilicic; 99 Barrow, 10 Gomez.

Marco Barbaliscia

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