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REJA: “Poche possibilità per l’Europa, ma può succedere di tutto. Proteste? A noi hanno annullato un gol regolare…”

INTERVISTE POSTGARA- Poco dopo il fischio finale tra Lazio e Verona il tecnico biancoceleste Edy Reja commenta il match con gli scaligeri: “Non riusciamo mai a mantenere un vantaggio, abbiamo dei limiti evidenti”…

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 INTERVISTE POSTGARA- Poco dopo il fischio finale dell’arbitro che ha sancito il discusso pareggio per 3-3 tra Lazio e Verona il tecnico biancoceleste Edy Reja commenta il match con gli scaligeri.
REJA A LAZIO STYLA CHANNEL E LAZIO STYLE RADIO 100.7

Una partita difficile, curioso fare tre gol e non vincere?
Dispiace tanto, facciamo il gol e subiamo il pari dopo poco. Ci sbilanciano, agguantiamo il vantaggio e poi ci facciamo riprendere. È un problema di filtro, loro giocano bene in difesa e vanno di ripartenza. Ma anche sul terzo gol loro eravamo schierati, non siamo riusciti a metterci una pezza, siamo eccessivamente preoccupati e sbagliamo. Succede da un po’ di tempo, abbiamo qualche limite sia io che la squadra e non riusciamo a migliorare. Però quando sono arrivato eravamo a 3 punti dalla retrocessione, non sono venuto qui per un campionato anonimo, volevamo stare in alto ma abbiamo fallito le partite decisivi. Siamo ancora in corsa per l’Europa anche se con poche possibilità, ma nulla è scontato

La gara del Verona?
Sulle ripartenze hanno un passo diverso, hanno una bella gamba sfruttano gli esterni e lasciano Toni solo. Noi non abbiamo dato loro campo, ci siamo riusciti spesso ma dovevamo vincere

Berisha?
Ha salvato il risultato qualche volta e non è la prima volta. Sta facendo bene, sono contento del suo rendimento, ha dimostrato di essere all’altezza anche se non si è allenato bene in settimane

Arrabiato più per la fase difensiva o per gli errori dei singoli?
Qualche errore lo abbiamo commesso nei fraseggi. Loro ci intercettavano e ripartivano. Quando parte Iturbe palla al piede non lo fermi. Hanno dimostrato di essere una squadra tosta e robusta. Noi centralmente abbiamo solo Lulic con quel passo che ha fermato iturbe, ma non può stare sempre addosso. Il Verona non è facile da affrontare, si chiude, Toni fa salire la squadre e così hanno sempre giocato. Però quel gol preso 4 contro 2… serve attenzione.

Il cambio di Biglia?
Per mettere Klose dovevo togliere o lui o Ledesma. Era una gara da dentro o fuori e ho messo Klose per avere qualcosa in più in attacco sapendo che dietro avremmo sofferto

Come si migliorano questi errori?
Si lavora sulla tattica. Noi giochiamo con tanti giocatori offensivi, l’aspetto difensivo parte dall’offensivo. Quando lasciamo ripartire gli avversari loro si infilavano, Biava e Cana non sono velocissimi e dobbiamo giocare in anticipo ma a volte gli avversari hanno la meglio. Dobbiamo concedere qualcosa ma dobbiamo fare qualche gol in più dell’avversario ma abbiamo subito troppo

Rigore su Klose e discussione con Mandorlini…
Ho salutato alla fine l’arbitro e Mandorlini che si lamentava per il rigore. Allora io ho detto che il gol di Bilgia era regolare e glielo ho detto che anche noi possiamo recriminare. Mi ha fatto un gesto per mandarmi… e allora . Ma il tocco di mano c’è, può essere chiamato un rigore del genere o no. Io ho visto la trattenuta, non conosco l’entità della spinta ma mi sembra sia tutto normale. Anche l’espulsione di Lulic mi pare eccessivo per l’intensità della gara. Prima di mandare fuori qualcuno bisognerebbe pensarci di più. Era sufficiente l’ammonizione, non l’espulsione. Iturbe quando va a terra fa quattro rotolate. Ma basta così. Conta solo il risultato che penalizza sia noi che il  Verona

C’è rammarico considerate le prestazioni?
Siamo andati vicini tre volte all’Europa, ci è mancato il passo decisivo. Evidentemente è un nostro limite

REJA IN CONFERENZA STAMPA

C’è delusione?
“E’ la stessa domanda che ci siamo fatti in altre occasioni. Spesso andiamo in vantaggio ma non riusciamo a mantenerlo per più di 6-7 minuti: forse c’è qualche calo di concentrazione. Il Verona si sa, lo sapevamo già prima, gioca con sei giocatori che salgono, che ripartono, e Toni in avanti. Una squadra come la nostra, non può prendere tre gol in casa. Anche nell’occasione del terzo gol avevamo la difesa schierata. Abbiamo subito un po’ troppo, dispiace perché che non serve nè a noi nè a loro questo pari, ma non è ancora detta l’ultima: ci sono ancora sei punti. Quando sono arrivato qui, ho detto ai ragazzi che non volevo fare una stagione di transizione e che volevo puntare l’Europa. Ci stiamo riuscendo, abbiamo qualche limite ma non posso dire che oggi la squadra non c’ha provato, dimostrando grande caparbietà. Ho sentito dire che il rigore non c’era, che c’era, qualcuno si è lamentato. Ci può stare qualche errore, ma anche noi abbiamo subito un torto: il gol di Biglia era regolare, Lulic non ha fatto fallo. Non so chi lo ha sanzionato, ma ci può stare l’errore dell’arbitro”.

Ti sei chiarito con Mandorlini?
“Si ci siamo salutati ora. A fine gara l’adreanalina corre, ovviamente posso reagire anche io ma è normale. Poi ci siamo salutati, nulla di astioso tra noi”.

Il Verona sembrava aver più gamba…
“Come ho detto prima non riusciamo a mantenere il vantaggio per più di sei minuti. Stavo cercando di mettere più gamba con Gonzalez, ma poi ho dovuto cambiare tutto per cercare di vincere e dovevo rischiare per farlo”.

Ci sono chance importanti anche a 59 punti?
“Sì, anche se noi siamo svantaggiati negli scontri diretti. Sicuramente qualcuno finisce a 59 e se noi vinciamo a Milano tiriamo in ballo anche l’Inter. Certamente non ci sono partite scontate e tutte se la giocheranno fino alla fine. Tutto dipende da noi ma oggi dovevamo vincere, così come contro il Torino”

Serve completezza lì davanti?
“In settimana noi studiamo le caratteristiche dell’avversario: sappiamo che il Verona ha sempre due difensori bloccati e sei giocatori pronti a ripartire in contropiede. Noi sapevamo che c’erano queste situazioni: abbiamo fatto bene il primo tempo, ma come ho detto non riusciamo a tenere il vantaggio. Questi sono errori che ci capitano, qualche difficoltà l’abbiamo ci sarà qualche limite forse anche miei. Le responsabilità me le prendo: quando segni tre gol in casa contro Torino e Verona e non vince, significa che qualche limite c’è”.

REJA ALLA RAI

“Sono calmo e tranquillo però quando c’è da discutere sono pronto anche io. Sono andato da Mandorlini per salutarlo, gli ho detto di riguardarsi le immagini del nostro gol annullato, tra l’altro regolare, lui ha sbroccato, forse l’adrenalina era ancora alta. Ognuno ora va per la sua strada, anche se abbiamo poche possibilità per l’Europa. Abbiamo provato a vincere, sapevamo che il pari non serviva a nessuno. Domenica ci sono altri scontri diretti, può succedere ancora di tutto, nessuna gara è scontata. Tre gol in casa non possiamo subirli. Cerchiamo di fare un gol in più dell’avversario, la gara è stata aperta per entrambe le formazioni. Gli scontri in finale di Coppa Italia? Ci sono delle regole da far rispettare, all’estero si va dentro. Tolleranza zero, invece siamo punto a campo. Qui le decisioni non le prende nessuno”.

REJA A SKY

Contatto inesistente sul rigore finale?
“Klose mi dava l’impressione di essere toccato. Ho parlato con Sogliano, gli ho detto guarda il secondo gol annullato a Biglia per un contatto che non mi sembrava esserci stato. L’arbitro ha visto un giocatore per terra e ha fischiato. Anche l’espulsione di Lulic è esagerata. Un fallo non bello, ma non al punto da dare il rosso. Il rigore dal mio punto di vista c’era, il contatto c’è stato.”

Un finale di partita concitato anche dopo il fischio finale.
“Mandorlini era molto agitato, anche con frasi e modi un po’ duri. Io sono andato per salutare l’arbitro, poi ho reagito anche io perché c’è comunque ancora adrenalina. Però gli ho fatto notare il nostro gol annullato a Biglia. Inutile fare storie per una partita ormai conclusa.”

Un pareggio che non serve.
“Abbiamo solo avvantaggiato le altre, non è detto ancora niente, ma il calendario ci penalizza, sarà difficile ma ce la giocheremo. Quando sono arrivato ho detto ai ragazzi che dovevamo arrivare all’ultima partita ancora in corsa, questo è quello che conta.”

Difesa troppo perforata.
“Sui gol dormita generale, anche con Toni, non riusciamo a tenere il vantaggio per più di sei minuti. Abbiamo cercato di vedere le immagini, ma questi difetti li abbiamo. In tutte le gare abbiamo sempre subito.”

Nelle prossime gare?
“Non ci sono difficoltà perchè ora dobbiamo scendere in campo per giocarsi la partita, cercheremo di vincere, e poi faremo i conti. Sono tutte coinvolte dai 57 punti in giù, noi abbiamo meno probabilità rispetto alle altre, ma c’è lo scontro diretto Torino-Parma, magari noi vinciamo e ci avviciniamo con un loro pareggio. Non si possono fare valutazioni perché può succedere di tutto. Devo caricare la mia squadra durante la settimana per dargli la convinzione di poter far bene a Milano”.

Mauri?
“E’ un giocatore ritrovato, mi aspetto ulteriori prestazioni importanti.”

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