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RASSEGNA STAMPA

“Spero vinca il più debole”

IL TEMPO (G.Cherubini). Giordano ha la ricetta per battere la Roma: “Ritmi alti a aggressività in mezzo al campo. Come preparavo io il derby? Lo sentivo in maniera clamorosa…”

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3-11-2013 Premio LAZIALITA' giordano

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- Nessuno meglio di lui sa cosa vuol dire il derby. Per Bruno Giordano, indimenticato numero 9 biancoceleste, romano di Trastevere, laziale per destino. L’ex attaccante della Lazio, oggi tecnico dell’Ascoli, ha fatto la storia capitolina e di derby se ne intende. Gianluca Cherubini lo ha intervistato alla vigilia del derby in esclusiva per il ‘Tempo’

 Giordano, quante chance ha la Lazio di portare a casa un risultato positivo?

«Credo il 50 % delle possibilità, vittoria o pareggio questo non posso saperlo. Di sicuro noi giochiamo per due risultati su tre, ma i derby non vanno affrontati in maniera spavalda, una partita del genere può cambiare la storia».

Con Reja al comando la squadra può affrontare meglio questa partita?

«La Lazio attuale offre più garanzie. Bisognerà vedere però con l’assenza di Hernanes come si comporteranno: il brasiliano era il giocatore più forte, con maggiore classe, ti poteva risolvere la gara da un momento all’altro. I derby sono strani, ci può stare qualsiasi risultato, servirà una squadra motivata al punto giusto».

Come si fa a battere questa Roma?

«I giallorossi partono favoriti, l’unica soluzione è alzare il ritmo, aggredirli in mezzo al campo senza farli mai ragionare. De Rossi, Strootman e Pjanic sono calciatori importanti, sanno difendere e attaccare allo stesso tempo, non sarà facile».

Come preparava la stracittadina Giordano?

«Io iniziavo a rompere le scatole un mese prima, pensavo al derby e trasmettevo questa mia ansia a tutti i compagni. Mi dimenticavo addirittura delle gare che dovevamo disputare prima della sfida alla Roma, era un appuntamento che sentivo in modo clamoroso. Nonostante tutto però ho giocato sempre buoni match».

Che rapporto ha avuto negli anni con i tifosi della Roma?

«Durante la mia carriera con la Lazio venivo spesso preso di mira, ma questo fa parte del gioco. Una volta attaccati gli scarpini al chiodo c’è sempre stato grande rispetto, molti tifosi hanno ammesso negli anni di avermi mandato a quel paese perché avevano paura di me».

Pronostico e uomo derby?

«Ledesma può fare la differenza. Speriamo vinca il più debole».


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