Rimpianto MAURI. “Il rigore era netto. Ora non dobbiamo mollare”

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO-  «Ho sentito il suo piede schiacciare il mio, avevo palla e mi sono ritrovato a terra. Non so se abbia toccato o meno il pallone, mi hanno detto di no, il rigore c’era. Ma l’arbitro non l’ha concesso, quindi pensiamo piuttosto ai gol presi». E’ pragmatico Stefano Mauri, tra la rabbia per il rigore non concesso e la lucidità per una partita e un’occasione sprecata che allontana le possibilità di raggiungere l’Europa, scrive il ‘Tempo’. Il brianzolo è tornato titolare dopo un mese in una veste diversa, da ‘falso nueve’. «Mi sono trovato molto bene in quel ruolo, mi abbassavo per aiutare i compagni a costruire il gioco per i due esterni che si inserivano». La Lazio manca ancora una volta nella chance decisiva. «Da adesso pensiamo solo a noi, è inutile guardare gli altri se poi noi non facciamo punti. Già da domenica col Parma dobbiamo cercare di portare a casa i tre punti, sarà uno scontro diretto in cui possiamo accorciare il divario. I punti di distanza sono rimasti invariati, iniziamo una striscia positiva di vittorie consecutive per credere ancora all’Europa».