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Contucci, l’avvocato dei tifosi: “Dopo 8 anni ora non c’è più tolleranza per Roma e Lazio, solo nella capitale…”

A far discutere è il provvedimento del Prefetto di Roma di alzare delle barriere all’interno delle curve ed essere particolarmente attivo in fatto di multe…

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NOTIZIE LAZIO – Mai come in questi mesi e in questi giorni il tema relativo alle curve e ai tifosi si è rivelato caldo. A far discutere in particolar modo è senza dubbio il provvedimento del Prefetto di Roma Gabrielli di alzare delle barriere all’interno delle curve ed essere particolarmente attivo in fatto di multe (emblematico il caso del tifoso della Roma costretto a pagare quasi 170 euro per non aver rispettato il posto in curva). Per spiegare la situazione è intervenuto a Radiosei l’avvocato difensore dei tifosi di Lazio e Roma, Lorenzo Contucci.

Nei giorni scorsi abbiamo letto di multe che stanno arrivando a tifosi che hanno rispettato il proprio posto allo stadio…..

“C’è una stretta repressiva da parte della prefettura di Roma nei confronti delle tifoserie organizzate, in nome di una legge varata nel 2007 in occasione dell’omicidio Raciti. Legge che però non è stata applicata per otto anni e che impone il rispetto dei posti allo stadio. Il buon senso è venuto a mancare e il tutto si ripercuoterà sugli abbonamenti del prossimo anno. Io stesso non mi abbonerò, anche se continuerò a seguire la Lazio. Per otto anni è stato usata la tolleranza, non si spiega perché adesso nei confronti di Lazio e Roma non venga più applicata”.

Per chi ha il biglietto come funziona?

“Ѐ più difficile il controllo, perché con gli abbonati si conoscono i posti fissi ed è più facile fare multe a chi non li rispetta. Ci sono stati diversi episodi in altre zone d’Italia, a Terni, a Firenze in una situazione un po’ delicata. Poi però si è tornati alla tolleranza, speriamo possa accadere anche a Roma. Il problema nella Capitale sono anche le condizioni della curva: i tabelloni pubblicitari impediscono parte della visuale, inoltre le condizioni di pulizia lasciano molto a desiderare. Perchè obbligare qualcuno a sedere su un seggiolino sporco?”.

Questa situazione si sta verificando solo a Roma?

“Attualmente sì solo a Roma, forse si vuole ripristinare la legalità a partire dalle curve ma non so fino a che punto possa funzionare”.

Per il ragazzo che ha preso la multa c’è possibilità di ricorso?

“Il ragazzo non pagherà nessuna multa: ho emesso già il mio ricorso con tutte le motivazioni che ho pubblicato anche sul mio profilo Facebook. Lo ritengo un provvedimento ridicolo, anche se si trova all’interno di una legge”.

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