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VIOLENZA NEGLI STADI. LOTITO: “Ho ragione da 10 anni, Pallotta mi sta solo seguendo”

Parla anche mister Pioli: “È stato bellissimo vedere tutte quelle famiglie allo stadio domenica”…

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NOTIZIE LAZIO – Pioli e Garcia, uno di fronte all’altro: i due tecnici sono ospiti del convegno “Vivere lo stadio: una passione a rischio?” dedicato alla prevenzione della violenza negli stadi. L’incontro, promosso dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Ministero dell’Interno, si tiene presso l’Aula Magna del Rettorato alla Sapienza.

LA CRONACA DELL’EVENTO

Ore 11.25 – Tocca poi ai due tecnici:

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Che sensazioni provate davanti ai comportamenti non corretti?
Pioli: “Grande tristezza. Lo sport è entusiasmo, emozioni. A volte vincenti, sensazioni negative, ma comunque grandi emozioni e passioni. Quando si verificano incidenti e comportamenti non consoni non va bene. Due cose mi hanno colpito, c’è un limite che non si può superare, quello della legalità e chi lo supera non merita di stare qua. Noi genitori siamo i primi che dobbiamo fare la nostra parte facendo capire che lo sport è solo gioia. Onestamente andare allo stadio e vedere genitori andare allo stadio e vedere minacciare è una cosa triste. Anche noi addetti ai lavori dobbiamo essere esempi. Le società, le istituzioni devono cercare di far rispettare le regole“.

Garcia: “In partita si è talmente concentrati che spesso non ci accorgiamo delle cose che succedono. Tante volte dopo la partita quando ci dicono cosa è successo, scopriamo in quel momento. Sono straniero, è una scoperta il vostro calcio e non devo dare lezioni a nessuno. Nel futuro le cose fatte oggi spero servano perché i genitori non devono farsi domande per portare i bambini allo stadio. Il calcio è una formidabile scuo.la della vita, nello spogliatoio non c’è colore della pelle, o religione, conta solo sapere se un giocatore è bravo o meno. C’è qualcosa da prendere nello sport, non ho le soluzioni, voi sì. Avete riunito personaggi importanti, sono contento di passare tempo con voi, solo per essere dietro la vostra iniziatitva. Noi allenatori dobbiamo essere esempi per i giovani“.

Cosa possono fare i tifosi per aiutarvi?
Garcia: “Il rispetto per me è molto importante. Una persona sola può essere buonissima ma in un gruppo può cambiare e seguire cose cattive. Se amo una squadra la supporto in tutti i momenti, soprattutto in quelli complicati. E’ sempre facile salire sul carro, ma una squadra ha bisogno dei tifosi soprattutto nei momenti di difficoltà. Sono stato sorpreso di vedere che i biglietti devono essere registrati con nome, cognome e data di nascita: a cosa serve se poi non riusciamo a bloccarlo e non fargli più mettere piede allo stadio?“

Pioli: “Essere tifoso significa avere una passione, sostenere la squadra e i giocatori in tutti i momenti della stagione. Stiamo vivendo un periodo bello, era bellissimo vedere domenica tante famiglie sostenerci. Fare questo però sia nel bene che nel male, il calcio è fatto di momenti. L’equilibrio fa sicuramente bene“.

Come affrontate il discorso del dare l’esempio?
Pioli: “Lo affrontiamo tutto il giorno. Rispetto per tutti, il nostro obiettivo è dare sempre il massimo. L’importante è prepararsi nel miglior modo possibile e di aver fatto tutto nel miglior modo possibile uscendo dallo stadio a testa alta“.

Garcia: “La difficoltà non è farlo ogni giorni parlando, è gestire quando succedono dei momenti dove i giocatori hanno sentimenti di ingiustizia. C’è tanta tensione anche prima e durante una gara, su questo piano psicologico facciamo in modo che i giocatori che sentono di più il sentimento di giustizia lavorino di più su questa cosa. Gli arbitri in allenamento sono quasi sempre gli allenatori e spingiamo quelli che faticano in partita“.

Gli sfottò potranno mai esserci in maniera civile in Italia?
Pioli
: “Fanno parte del gioco e devono essere vissuti con grande leggerezza se non vanno oltre. Potrà succedere anche in Italia. I teppisti vanno isolati e in Italia devono essere presenti solo i tifosi buoni. Oggi abbiamo preso fischi e applausi sia io che Rudi e va bene così“.

Garcia: “Penso che dobbiamo fare di tutto per lottare per questi atteggiamenti fuori e dentro lo stadio, prima e dopo una partita. Mi auguro che nel futuro possiamo vedere due tifoserie andare a vedere una partita in totale pace e rispetto del calcio. Una partita di calcio è uno spettacolo e i tifosi vengono per divertirsi. La vita in Francia ma anche in Italia è già abbastanza dura, la vita deve sognare e vedere un grande spettacolo”.

Ore 11.15 – Prende parola il patron biancoceleste:

Le parole di Pallotta?
“Sono stato il primo che da 10 anni combatto non i tifosi, noi confondiamo i delinquenti con i tifosi. La maggior parte dei tifosi vanno allo stadio con le famiglie, poi c’è una minoranza che viene chiamata tifosi mentre sono delinquenti che utilizzano il calcio per la sua grande risonanza mediatica. Noi usiamo il calcio per dissentire su alcune cose. Se voi mi date una persona e la mando dentro casa di qualcuno e spacca tutto, voi lo cacciate. Noi fino ad oggi abbiamo permesso tutto in nome del tifo, ma quello non è tifo. Dobbiamo avere il coraggio di dividere i delinquenti dalle persone normali. Le persone normali dissentano allo stadio. Una volta per tutte bisogna fare un fronte comune e andare ad individuare questi ambienti conosciuti e limitati”.

Pallotta ha ragione?
“Lotito ha ragione da 10 anni e Pallotta mi sta seguendo. Non è Lotito che ha ragione, è il calcio che ha ragione. Varriale lei vuole creare sempre polemica”.
Varriale poi risponde: “Era un modo per farci avvicinare”.

Ore 11.11 – Fa il suo arrivo Garcia, applaudito dalla sala. Assieme al tecnico, anche il dg Mauro Baldissoni

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Ore 11.05 – Enrico Varriale, moderatore dell’evento, invita Lotito a salire sul palco e si alza qualche fischio nei suoi confronti

Ore 10.35 – Pioli e il presidente Claudio Lotito sono presenti in Aula Magna, ancora non si vede Garcia

 

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