Restiamo in contatto

NOTIZIE

KLOSE mostra la via e si carica per la Juve: “Ecco come possiamo fargli male”

Il panzer tedesco biancoceleste ripercorre le emozioni del Mondiale e carica l’ambiente in vista del big match con la Juve…

Pubblicato

il

NOTIZIE SS LAZIO – E’ di certo l’acquisto più prestigioso della gestione LOTITO e uno dei maggiori della storia laziale in assoluto, uno di quei calciatori che ti fanno gonfiare il petto solo a guardarlo scritto nella rosa della tua squadra. Miroslav KLOSE, campione di tutto, con un 2014 che rimarrà nella storia del calcio: Mito è diventato leggenda, la Coppa del Mondo alzata in Brasile, il record assoluto di marcature con la nazionale tedesca, massimo goleador nella storia dei Mondiali. Tutto questo e molto altro è Miro Klose, calciatore e forse soprattutto uomo modello, un esempio per tutti da seguire in qualunque contesto, maestro in campo, di stile e correttezza, di vittoria. Il panzer biancazzurro è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 parlando dell’ormai prossima sfida di sabato sera contro la Juventus. “Contro la Juventus non abbiamo niente da perdere. I nostri tifosi saranno importanti per questa sfida”. Ne è certo Miro, che continua e svela qualche segreto. “E’ importante che ognuno corra l’altro, certo ci manca l’Europa ma anche giocare solo la domenica non è male, così possiamo dare tutto. Se ci alleniamo bene in partita riusciamo a correre per 95 minuti, così possiamo tornare in Europa”.

Come è andata questa settimana di allenamenti?
“Stiamo lavorando bene, con allenamenti abbastanza duri. Aspettiamo il ritorno dei Nazionali e valuteremo. Ora guardo le partite sul divano rilassato, in tv. La Germania ieri me la sono gustata, così come l’Italia, contro l’Albania”

Come sta la Juventus?
“E’ una grande squadra, ci dobbiamo presentare al massimo. Non abbiamo nulla da perdere. Sappiamo che in casa, con i nostri tifosi, possiamo fare un grande match. Loro ci caricano tanto. In altre partite all’Olimpico, abbiamo sentito tanto rumore provenire dagli spalti”.

Quanto senti il calore dei tifosi?
“E’ una cosa bellissima. A noi servono. Lo scorso anno abbiamo provato la sensazione di giocare con lo stadio vuoto, e non abbiamo fatto benissimo. Tutti noi calciatori vorremmo la spinta del pubblico”.

Il gol col Torino, hai sperato che Gillet respingesse proprio lì.
“Se sei un attaccante lo speri, poi so che i tiri di Candreva sono sempre particolari e difficili da prendere… E’ sempre un lavoro di squadra, come col Cagliari, nei gol miei: facciamo pressione agli avversari recuperando palla e poi facciamo anche le scelte giuste per fare gol”.

E’ più bello far segnare o segnare?
“E’ bello tutto, l’importante è che segni la Lazio. Giochiamo tutti insieme, è importante che tutti i giocatori offensivi possano segnare. Abbiamo tanta qualità e per i difensori avversari è tosta. Speriamo che anche i difensori facciano gol”.

Si corre sempre, la condizione non vi ha abbandonato.
“Ci alleniamo su questo, ed è proprio per questo che mi piace il mister, come ci allena e come ci parla, ci sentiamo come un gruppo… Solo un gruppo può vincere le partite, come sabato: possiamo vincere solo se facciamo tutto da squadra e se corriamo l’uno per l’altro”.

Quanto è importante il confronto?
“E’ sempre importante, see vedo che in allenamento qualcuno può migliorare, io ci parlo, lo prendo da parte per sentire le sue impressioni e poi gli spiego come la vedo io. Poi è bello se vedo che magari le prova il giorno dopo”.

Meglio parlare con i giovani o con gli esperti?
“Con tutti, la testa per un giovane è importante, deve allenarsi sempre e fare una vita da professionista: non bere, mangiare bene e andare presto a letto come ho fatto io. Queste cose le ho fatte e mi sento ancora bene, so ancora fare sprint, so come si vive da calciatore e provo a parlare con i gioani. Ma anche con i più esperti come il mister, Mauri e Ledesma, anche da loro che hanno esperienza voglio sentire le cose”.

Ecco che scorrono le immagini dei gol di Klose in Nazionale…
“Me li ricordo tutti…”

Cosa hai pensato al primo gol e all’ultimo?
“Il primo è stato con l’Albania, sono entrato a 15 dalla fine e ho segnato il 2-1. L’ultimo al Mondiale col Brasile, era molto importante perché venivo da un anno con tanti infortuni, non è facile ma se hai la testa e la famiglia con gli amici che ti aiutano è più facile”.

Vi rendete conto di quello che avete fatto?
“No ancora no, ma rivedere le foto è bellissimo, alzare quella coppa è la cosa più bella al mondo”.

Sul match contro il Brasile.
“Non è mai facile giocare con loro, ma noi li conoscevamo e abbiamo scelto la tattica giusta, davanti sono forti ma dietro molto meno. Abbiamo tanto rispetto per il Brasile ma anche per noi, abbiamo giocato la partita fino alla fine sereni, ma senza tunnel e giochi di prestigio che non mi piacciono, loro stavano già male così. Chapeau a noi che abbiamo fatto la nostra partita”.

Al momento dell’inno in finale cosa hai pensato?
“Che qualsiasi cosa accadesse dovevo alzare quella coppa”.

Il primo pensiero?
Che comunque un Campione del Mondo sarebbe tornato alla Lazio, ma quello volevo essere io. Mi dispiace per Lucas, ma meglio così per me.

Quanto pesa quella Coppa?
“Ero così carico che non ho sentito niente”.

Cosa hai fatto al gol decisivo di Gotze?
“Sono andato verso Neuer, lui veniva verso la panchina e ci siamo abbracciati”.

Poi su Neuer, candidato al Pallone d’Oro con CR7 e Messi, a chi lo daresti?
“Neanche a dirlo. Messi e Ronaldo sono i migliori al mondo ma se consideriamo i portieri dico Neuer, lo conosco, vedo le partite di allenamento: se non ha i guanti non ti accorgi neanche che è un portiere. Spero che lo vinca lui, è un portiere straordinario per me. Contro l’Algeria ho visto una statistica che diceva 50 palloni giocati, 35 fuori area. In quella partita abbiamo sofferto, erano bravi e fisici, correvano tanto ed eravamo contentissimi di aver vinto”.

Tornando a sabato prossimo, cosa bisogna temere?
L’unica cosa è quella che non riusciamo a fare in partita quello che facciamo in allenamento. Ma se facciamo quelloper cui ci alleniamo in settimana possiamo vincere e fare male alla Juve”.

Campionato equilibrato, dove può arrivare la Lazio?
Guardiamo partita per partita, ora c’è la Juve poi vediamo. Abbiamo una squadra per centrare l’Europa, ma è dura e dobbiamo lottare fino alla fine”.

Passano le foto dei tre premi individuali vinti negli ultimi tempi da Klose. Prima il Silver Laurel Leaf, poi il premio GQ come Uomo dell’anno in Germania (Non so neanche perché l’ho vinto”, esclama sorridente Miro), poi il Bambi Award.

Quanto sono importanti questi riconoscimenti?
E’ bello, per me è una novità andare in tv, incontrare attori e cantanti, altri sportivi. E’ un onore”.

In chiusura, un appello ai tifosi per sabato.
Non posso dire che se vengono in tanti vinciamo di sicuro, ma di certo se saranno in più di 50-55 mila e si sente lo stadio pieno, abbiamo sicuramente più possibilità di vincere la partita”.

PIÙ LETTI

Lazionews.eu è una testata giornalistica Iscritta al ROC Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 137 del 24-08-2017 Società editrice MANO WEB Srls P.IVA 13298571004 - Tutti i diritti riservati