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La discussione in Lega: campionato riserve? Meglio il modello SALERNO
IL CORRIERE DELLO SPORT (A.Maglie) – Niente modello spagnolo, meglio il rilancio delle grandi piazze di B e Lega Pro…
IL CORRIERE DELLO SPORT (A.Maglie) – Adottate un club decaduto seguendo il «modello Lotito». Probabilmente l’unica soluzione per far riemergere alcune città con una storia calcistica alle spalle a un livello agonistico decente e per offrire alle società di serie A la possibilità di far crescere i propri giovani (e far giocare i tesserati in esubero) in un torneo competitivo. La questione è al centro del dibattito da tempo e rischia di scatenare una vera e propria «guerra di religione» tra Maurizio Beretta da un lato e Mario Macalli dall’altro. Eppure la vicenda della Salernitana ha in qualche maniera coniugato tutte le esigenze: restituito una grande piazza vittima di un fallimento del precedente club a un rango sportivo accettabile; consentito a un club di vertice, la Lazio, di «testare» dieci, dodici giovani in un campionato agonisticamente più robusto di un torneo Primavera o Riserve. Come riporta l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”, da tempo la A preme sollecitando l’adozione del «modello spagnolo»: le seconde squadre in Lega Pro. La soluzione, per quanto interessante, contrasta con la cultura calcistica del nostro paese. Il quotidiano propone di rilanciare le grandi piazze di B e Lega Pro con l’inserimento dei giovani. Guadagnerebbero le società di serie A che dovessero seguire l’esempio di Lotito perché la «seconda squadra» iscritta alla Lega Pro per editto divino produrrebbe solo spese, la prima squadra legata a un territorio, al contrario, garantirebbe anche un po’ di ricavi.
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