La SUPERCOPPA non finisce mai

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- Lazio-Juventus, dopo le due partite giocate in pochi giorni e finite entrambe con il trionfo bianconero, vede aggiungersi un nuovo match. Quello legale, con il ricorso di Agnelli sulla spartizione degli incassi della Supercoppa respinto: «Viste le norme dello Statuto Federale nonché le norme dello Statuto-Regolamento di Lega Serie A e le altre norme federali applicabili» la Corte di Giustizia Federale (a sezioni unite) ha dichiarato inammissibile il ricorso della Juventus «per difetto della competenza a conoscere della vertenza in capo alla presente Corte» . Il presidente torinese ha già annunciato il ricorso all’Alta Corte del Coni, che emetterà un verdetto inappellabile. L’inammissibilità dichiarata dalla Corte spinge i legali bianconeri, riporta ‘Il Corriere dello Sport’, a immaginare un vuoto normativo e di competenza che potrebbe riproporsi all’Alta Corte del Coni. Il pomo della discordia è la delibera del Consiglio di Lega sulla suddivisione degli introiti relativi alla partita di Supercoppa che ha garantito alla Lega 400 mila euro e alla Lazio lo stesso introito (1,8 milioni di euro) che avrebbe percepito se la finale si fosse giocata a Pechino. Il patron biancoceleste contestava la rinuncia al contratto con i cinesi per effetto della decisione (unilaterale) della Juventus comunicata in Lega l’8 marzo scorso in data successiva alla delibera del Consiglio (4 marzo) in cui si confermava l’intenzione di onorare l’ultima annualità dell’accordo con l’UVS. Il Consiglio di Lega diede ragione alla Lazio, assegnando la finale allo stadio Olimpico di Roma: quasi sessantamila spettatori per un incasso di 1.9 milioni esclusi i diritti televisivi.