LAZIO, obiettivi ritrovati

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – PETKOVIC, portando la LAZIO a giocare a paintball due giorni prima della sua ultima partita – ricorda ‘La Gazzetta dello Sport’ – lo aveva capito troppo tardi che alla squadra serviva qualcosa di diverso. Un cambiamento, non nei moduli o negli uomini, ma nel modo di lavorare e approcciare gli allenamenti. Ora la stagione della LAZIO può cambiare colore, dipenderà dalle prossime settimane. «Sembra che la prima squadra si alleni con l’allegria della Primavera », è una delle frasi pronunciate a Formello in questi giorni. L’hanno riportata i risultati, l’allegria e la vittoria di cuore contro l’UDINESE. Ma l’hanno riportato soprattutto i metodi del duo REJA-BOLLINI. Nuovi esercizi, nuove varianti in ogni partita a tema, ogni esercizio, un obiettivo tattico che in partita torna utile: un allenamento più dinamico, mai ripetuto per due sedute di fila, che ha riscosso più di un parere positivo nello spogliatoio. E poi, la scelta di far salire a giro in prima squadra qualche ragazzo della Primavera per arrivare a 22 e poter fare lunghe partitelle a tutto campo. I risultati parlano chiaro. Erano oltre 24 anni che Reja non partiva così bene: per ritrovare l’ultima volta che era riuscito a portare a casa sette punti nelle sue prime tre gare bisogna tornare alla stagione 1989-90, quando subentrò a Castagner sulla panchina del Pescara (in B) e conquistò due vittorie e un pareggio, ripetendosi anche nelle successive tre partite. Ora si guarda la classifica con una prospettiva diversa: ora, come per magia, sbirciare lì davanti è già un successo.