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MAURI: “É dall’inizio che puntiamo alla Champions. ANDERSON? Ha capito che deve essere concreto”

Il capitano biancoceleste aggiunge: “Con la Roma meritavamo qualcosa in più. I miei segreti? Ve li racconto…”

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NOTIZIE SS LAZIO – Dopo il pareggio, per molti versi amaro, nel derby capitolino, arriva la consapevolezza di aver comunque messo in mostra una grande prestazione contro quella che è la seconda forza del campionato. La LAZIO ora si tuffa in Coppa Italia per la sfida contro il Torino in trasferta, ma prima c’è ancora tempo di parlar di derby. Ospite nella trasmissione in onda tutti i lunedì sera su Italia Uno e condotta da Pierluigi Pardo, ‘Tiki Taka’, il capitano della LAZIO Stefano MAURI, parla del match con la Roma e del momento biancoceleste, anche se prima si discute di moviola e di Napoli-Juve. Il brianzolo dice la sua: “Per me il gol di Caceres é in fuorigioco, anche abbastanza chiaro. Il gol annullato per fallo di Koulibaly? Basta vedere il giocatore del Napoli, che prima ci prova, poi si fa una risata”. Scorrono le foto di Mauri nel corso della carriera a partire da Modena: “Mi si sono accorciati i capelli? Beh sono migliorato anche lí dai”. Si passa a parlare di campionato. “A inizio campionato abbiamo fatto 3 punti in 4 partite poi abbiamo cominciato a giocare su altri ritmi e abbiamo fatto il nostro percorso. Peccato per le due rimonte subite con Inter e Roma. Nel primo tempo abbiamo giocato su altissimi ritmi e abbiamo trovato due gol. La mia esultanza? Me lo chiedono tutti, ma preferirei non dirlo perché lo sanno davvero in pochi, é una cosa tra me e un altra persona. La Champions? Preferisco giocarla comunque.” Sulla reazione al calcioscommesse, affrontato sempre con signorilità. “Mi aiuta il mio carattere, é un’esperienza che non auguro a nessuno, ma bisogna guardare avanti. Mi ha fortificato senza dubbio.” Su Anderson: “Io l’ho sempre detto che era forte, lo vedo in tutti gli allenamenti e dicevo che aveva grandissime qualità. É un ragazzo molto giovane che ha bisogno di esser tranquillo e di sentire la fiducia, prima era bello da vedere ma poco concreto, ora ha capito che contano i numeri, assist e gol. Ora ha cambiato il modo di giocare e i risultati si vedono.” Qual è il tuo segreto? “Mi sento bene fisicamente, poi mi sono sposato a giugno, anche quello.” Su Totti. “É un grandissimo giocatore e lo ha dimostrato, non sono io a doverlo dire. Il selfie? Io non lo avrei mai fatto, fortunatamente abbiamo carattere e modi di essere decisamente diversi, ognuno é libero di fare quello che vuole”. Dove arriva la Lazio, dove saresti contento la Lazio finisse? In Champions. É dall’inizio che vogliamo puntare a quell’obiettivo, ora siamo al terzo posto, manca il girone di ritorno più una partita e vogliamo rimanerci”. Inter o Milan più, quale la più pericolosa? “Sono squadre che hanno avuto risultati altalenanti, l’Inter si é rinforzata molto sul mercato, poi vedremo il Milan che farà ma sono avversarie sempre temibili. Un pronostico su Lazio-Napoli? No io di pronostici non ne faccio, prima che succeda qualcosa.” Che spiegazioni dai a queste rimonte subite?Non è facile tenere lo stesso ritmo per 90 minuti, ma le partite sono diverse. A Milano abbiamo lasciato il pallino completamente all’Inter ed è stata colpa nostra, ci siamo abbassati e non riuscivamo più a ripartire, con la Roma ce la siamo giocata. Prendere gol dopo due minuti nel secondo tempo non è mai facile perché loro psicologicamente prendono entusiasmo e tu hai paura del pareggio, arretri un po’ poi però ci siamo ributtati in avanti, abbiamo avuto le nostre occasioni e alla fine meritavamo qualcosa in più.”

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