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Le PAGELLE di Monza – Lazio: King Ciro ritrova lo scettro, Vecino scarta il regalo ma Casale pasticcia

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Immobile calcia in porta il gol del vantaggio

PAGELLE MONZA LAZIO – Va in vantaggio, soffre, segna ancora ma subisce la rimonta del Monza. La Lazio di Igor Tudor pareggia il Lombardia e rischia di dover salutare definitivamente la prossima Champions League. Le reti di Immobile e Vecino, una per tempo, non bastano a regalare ai biancocelesti la vittoria. All’U-Power Stadium finisce 2-2. Di seguito le pagelle dei marcatori, e quelle di tutti gli altri calciatori laziali, a cura del nostro Daniele Izzo.

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Serie A, le pagelle di Monza – Lazio

MANDAS 6,5 – Para il parabile, ma non basta: Djuric lo batte due volte in pochi minuti. Anche se si fa fatica a trovare sue colpe.

PATRIC 6 – Quello che l’allenatore gli chiede fa, minimizzando i rischi dalle sue parti. È il migliore del pacchetto arretrato, nonostante un cliente rognoso come Zerbin.

ROMAGNOLI 5 – Stasera Davide non riesce a sopraffare Golia. Djuric è un gigante e non manca di dimostrarlo. Salta tra lui e Casale e condanna la Lazio a un mesto pareggio.

HYSAJ 5,5 – La parentesi da braccetto dura appena mezzora. Poi torna in fascia ma non brilla: Colpani fa il bello e cattivo tempo, mandandolo spesso e volentieri in difficoltà.

MARUSIC 5 – Deve vedersela con Kyriakoupolos e Zerbin. Prova a limitarli come può e non sempre ci riesce.

GUENDOUZI 6 – Non si vede ma c’è, come Batman a Gotham City. Basta accendere il segnale e lui corre a protezione della Lazio

KAMADA 6,5 – Se Immobile e Holly Hutton, lui è Tom Becker. Stampa sulla traversa un destro di rara potenza e, di fatto, arma il piede vincente del capitano. Senza dimenticare la miriade di palloni recuperati in fase difensiva.

(Dal 64′ VECINO 6,5 – Compleanno e Natale sono lontani, ma i regali non si rifiutano mai. Peccato che il dono del Monza non basti a portare a Roma i tre punti)

ZACCAGNI 5,5 – Ammonito e sostituito. L’editto promulgato da Simone Inzaghi ha ancora valenza: a dirlo è il giudice Tudor, che lo richiama in panchina dopo appena mezzora.

(Dal 32′ CASALE 4,5 – Vive il paradosso del cartellino: in campo per sostituire Zaccagni, finisce in pochi minuti sul taccuino dei cattivi. Particolari di non poco conto: prima tiene in gioco Djuric e poi si fa sovrastare dallo stesso attaccante in occasione dei due gol brianzoli)

FELIPE ANDERSON 6 – Mastica qualche pallone di troppo, ma glielo si può concedere. Soprattutto quando accende il nos e sfreccia come il figlio del vento.

(Dall’81’ PEDRO sv – Non riesce a toccare neanche cinque palloni)

LUIS ALBERTO 6,5 – Macché croce, è solo delizia. Ricama e conduce, sontuoso in fase di possesso, utile in quella di ripiegamento: altra prestazione di livello europeo.

(Dal 64′ CATALDI 5 – Tudor gli urla: “Facci giocare”, il Monza pressa e aggredisce, lui va in difficoltà)

IMMOBILE 7 – Lo scettro, Sire. Solito movimento sul filo del fuorigioco, fiuto del gol e capacità di essere al momento esatto nel posto giusto: torna al gol dopo quasi tre mesi e vola sotto il settore ospiti. Il re è tornato, ma non c’è molto da festeggiare.

(Dal 64′ CASTELLANOS 5,5 – Più che giocare a calcio, fa a sportellate con Marì e Izzo)

ALL. TUDOR 5,5 – Sul piatto della bilancia finiscono due cambi azzeccati e altrettanti meno. Dà a Cataldi le chiavi della squadra, ma il centrocampista le perde. Lancia in campo uno scudiero come Casale ma viene tradito. Dopo tre vittorie consecutive, la sua Lazio scende (forse definitivamente) dal treno che porta in Champions League.

Daniele Izzo
@danieleizzo94

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