“Ricompatterà la Lazio”, “Scelta senza futuro”

(Getty Images)

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – “La soluzione giusta, la più sensata” per PinoWilson e Roberto Rambaudi. “Un cambio senza molte prospettive” per Roberto Baronio. Il secondo mandato di Edy Reja vive ancora una fase embrionale, ma l’ambiente è già pronto per le prime analisi. Secondo Wilson, la “mancanza di veri leader in squadra” favorirà fin da subito i giovani: “Keita, per esempio, rappresenta una delle poche novità di questa stagione. Reja gli darà una chance dall’inizio, è sicuramente un’alternativa valida ai senatori”. Per Baronio, invece, i nazionali “come Hernanes e Candreva ritroveranno il giusto spirito, soprattutto alla luce del Mondiale”. “Dopo Verona — prosegue l’ex centrocampista biancoceleste sulla Gazzetta dello Sport ed. locale — era inevitabile cambiare, la squadra faticava troppo. La scelta dell’allenatore però non mi convince, è come se venissero meno i progetti futuri”. Non la pensa così Roberto Rambaudi, che per il goriziano vede un possibile sbocco dirigenziale: “Sicuramente la sua presenza darà serenità al gruppo, ricompattandolo. Poi, chissà, alla fine del contratto da allenatore, potrebbe restare come direttore tecnico e scegliere il suo successore”. L’ importanza di Hernanes è per i tre indiscutibile. Qualcuno, però, sconterà il cambio di panchina. Per Rambaudi sarà “Cana” perché “non è un centrale, e “pensa” con un po’ di ritardo”. Fra le linee verdi, invece, secondo Baronio, potrebbe faticare Felipe Anderson. Mentre sarebbe un errore non continuare a dare fiducia a Biglia. Wilson, invece, rimane scettico sugli acquisti di quest’estate: “Non hanno ancora fatto vedere niente di entusiasmante”. Rambaudi gioca le sue fiches su “Gonzalez, preferibile a Onazi”, e tutti e tre credono in un rapido riscatto del leader Candreva e della coppia Biava-Dias: “Devono essere recuperati—conclude Wilson — per il bene della Lazio, anche se nel caso di Biava bisogna fare i conti con la carta d’identità e con gli infortuni”.