I 5 gol più belli del 2014 biancoceleste

LAZIONEWS.EU – 105 gol totali: 82 in Serie A, 11 in Europa League e 12 in Coppa Italia. Così, tra il chiudersi della stagione 2013/14 e l’aprirsi di quella attuale, la Lazio ha sfondato il muro delle tre cifre, tra perle di rara bellezza, colpi da campione e qualche tap-in a porta vuota. Tra queste, diversi nomi eccellenti hanno lasciato impressa la loro firma sull’anno solare che volge al termine.

Lazio-Inter: l’1-0 di Klose

L’era del “Reja bis” si apre con un gemma del suo attaccante principe: Miroslav Klose. Dopo aver steso l’Inter nel dicembre del 2012, il panzer tedesco si replica anche nel gennaio 2014: sempre all’Olimpico, sempre al minuto 81. Una rete da vero bomber di razza: finta del movimento ad uscire e controscatto proprio nel momento del cross di Candreva dalla destra, Ranocchia “bruciato” e Handanovic trafitto con un girata al volo di precisione chirurgica. Chapeau.

Lazio-Sassuolo: l’1-0 di Radu

Lo stadio Olimpico torna a riempirsi come non si vedeva da tempo: quasi 50mila tifosi danno vita al “Libera la Lazio Day”. Sul campo però Lazio e Sassuolo battagliano, con gli ospiti che controbattono colpo su colpo. Per sbloccare la gara serve una “sassata” di Radu: minuto 37, Ledesma allarga il gioco verso il terzino romeno che stoppa, alza la testa ed esplode un missile terra-aria che toglie le ragnatele all’incrocio dei pali. Pegolo non può fare altro che raccogliere il pallone in fondo al proprio sacco.

Fiorentina-Lazio: lo 0-1 di Cana

Ad appena sette giorni di distanza dalla gemma di Radu, la collezione biancoceleste si arricchisce di un altro diamante: sugli sviluppi di un corner dalla destra, Cana supera un impietrito Neto con una semirovesciata degna del miglior Carlo Parola. Lazio corsara a Firenze grazie allo stupendo gesto balistico dell’albanese che, nell’occasione del gol, lascia che si sprigioni l’anima da attaccante che aveva agli albori della propria carriera…

Palermo-Lazio: il terzo gol di Djordjevic 

Sbarcato a Roma con l’arduo compito di prendere il posto di Klose, i tifosi laziali hanno dovuto attendere la bellezza di 340 minuti prima di vederlo esultare. Ma al Barbera, Filip Djordjevic da brutto anatroccolo è diventato uno splendido cigno: un hattrick da sogno, suggellata dall’ultimo, bellissimo gol che ha scacciato tutte le nubi e i dubbi che aleggiavano sulla sua testa. Punizione lunga di Marchetti che arriva fino al limite dell’area palermitana, il serbo scivola alle spalle di Andelkovic e, da posizione impossibile, impallina Sorrentino con un diagonale di rara potenza e precisione. La Serie A saluta il suo nuovo “cobra”.

Inter-Lazio: lo 0-2 di Felipe Anderson

La scommessa è finalmente vinta: Felipe Anderson è riuscito a dispiegare tutto il suo enorme talento. Il mese di dicembre è stato da favola per il “Pipe”, che lo ha visto protagonista in ogni gara disputata: gol (il primo all’Olimpico, ndr) contro il Varese in Coppa Italia, zampata vincente nel successo esterno contro il Parma, due assist nella larga vittoria sull’Atalanta, fino a giungere all’apoteosi raggiunta alla “Scala del calcio“. Nell’ultima gara stagionale la Lazio affronta l’Inter e dopo appena 120 secondi passa in vantaggio proprio grazie al brasiliano, abile a punire la difesa nerazzurra rimasta ancora negli spogliatoi. Ma il meglio deve ancora arrivare: minuto 37, ripartenza biancocelste, Lulic prolunga per il numero 7 biancoceleste che, dalla sua metà campo, si invola verso la porta, mette a sedere Juan Jesus e batte Handanovic con un destro ad incrociare che non lascia scampo. La gara si è poi chiusa, purtroppo, con un pari, ma il mondo laziale festeggia ugualmente: Felipe Anderson è sbocciato.

Daniele Gargiulo