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Avv.CONTUCCI: “Il decreto stadi non risolverà nulla”

L’esperto di diritto sportivo in aggiunge: “Il Daspo collettivo è un bluff e la sperimentazione del taser è pericolosissima”…

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NOTIZIE LAZIO – Ieri è stato approvato alla camera il Decreto Stadi che passerà ora al vaglio del Senato. L’avvocato Lorenzo Contucci, intervenuto ai microfoni di Radio IES 99.8, è molto critico nei confronti delle misure studiate per combattere il fenomeno della violenza negli stadi: “Si è detto che con questo decreto passerà il messaggio che non si scherza più. Voglio sottolineare che neanche prima si scherzava, visto che le norme che sulle pene inflitte per reati da stadio erano, anche prima, tra le più dure. Credo che questo decreto non risolverà nulla, ancora una volta si è pensato solo all’aspetto repressivo. Una delle cose più gravi è la sperimentazione del taser. Le esperienze americane hanno già dimostrato che questo strumento può solo aumentare le tensioni sociali. Come spesso succede in Italia si tende a prendere il peggio dall’estero. Il Taser ha già provocato centinaia di vittime, perchè nessuno può sapere se viene utilizzato su un soggetto cardiopatico o affetto da altre patologie. Non è un caso che si sia deciso di iniziare la sperimentazione in Italia sulla categoria sociale meno apprezzata all’opinione pubblica. Il Daspo da 5 a 8 anni per chi è recidivo è una follia preso così come è stato previsto. Il Daspo collettivo tanto pubblicizzato è soltanto un bluff mediatico. Non sposta nulla rispetto alla situazione attuale. Il Daspo collettivo esiste già. Vi faccio un esempio, se viene acceso un fumogeno all’interno di un pulmann il provvedimento viene applicato a tutti i passeggeri. Sta passando per una novità epocale questa decisione che non ha alcun fondamento in quanto già è così. Questo passaggio è quello che preoccupa meno i violenti perchè non cambia assolutamente nulla rispetto al passato.

Sul Daspo collettivo
“Con questo decreto Schettino potrebbe essere sottoposto a Daspo. La mia è un’iperbole ma corrisponde a realtà. Il decreto prevede la possibilità per il questore di predisporre il daspo a chiunque abbia provocato un disastro navale o un qualsiasi pericolo per la società. Hanno deciso di ampliare la platea in modo smisurato. La ratio prevede che un soggetto violento di suo nella società può esserlo per estensione anche allo stadio. La discrezione spetta alla questura. Negli ultimi anni c’è stato un crescendo di acredine nei confronti delle forze dell’ordine, a mio avviso alimentata dall’abuso spesso fatto dal questore. All’estero le decisioni analoghe le prende un giudice limitando il malcontento. Vi faccio un altro esempio, Maroni è sottoponibile a Daspo con questo decreto essendo stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Pensate che il mancato rispetto di un Daspo prevede pene ben più severe di quelle previste per un mafioso che evade dal carcere, è assurdo. Si è deciso di procedere con un decreto legge proprio perchè c’era la necessità e l’urgenza di dare una risposta veloce ad un problema sollevato a gran voce dall’opinione pubblica”.

Sulla violenza negli stadi
“Il problema della violenza negli stadi non è eliminabile. Si fa spesso riferimento all’Inghilterra capace di debellare il fenomeno Hooligans. In realtà ci sono dati che in pochi conoscono. Ogni hanno in Inghilterra ci sono 3500 daspati. Due anni fa ci furono due morti negli stadi ma non ci fu nessun titolo in prima pagina. Molti reati minori non vengono riportati. C’è un tacito accordo tra stampa e istituzioni per non pubblicizzare questi accadimenti così da non alimentare fenomeni di emulazione”

Sui fatti di Varsavia
“Parto da un episodio di qualche settimana fa. La mamma di un tifoso del CSKA mi ha chiamato la sera stessa degli scontri dell’Olimpico perchè suo figlio era stato trattenuto in seguito di quanto successo durante la partita Roma-CSKA Mosca. Pensate che quei ragazzi che hanno provocato gli scontri nel settore ospiti a seguito dei quali un agente ha ricevuto 35 giorni di prognosi, dopo poche ore erano già tornati in Russia. Tutto in gran silenzio senza che nessuno lo sapesse. Io a seguito di questo posso solo pensare che Putin sia molto più potente di qualsiasi capo di stato Italiano. Invece ricordo che dopo la notte di Varsavia per molti giorni il centro sportivo della Lazio si dovette sostituire agli uffici della Farnesina, la quale intervenne con un notevole e ingiustificabile ritardo”.

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