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C’eravamo tanto amati…

La storia dolce-amara di ZARATE con la LAZIO si sta chiudendo nel peggiore dei modi…

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TWITTER Zarate e la Lazio 2

FOCUS LAZIONEWS.EU – Eppure c’eravamo tanto amati…con questo prestito” cinematografico è possibile fotografare alla perfezione il momento vissuto tra la LAZIO e MAURO ZARATE. Quello di 5 anni fa fu un vero e proprio colpo di fulmine, oggi invece ci troviamo di fronte ad una causa di divorzio, nella quale il club ha già presentato la sua richiesta alla controparte “infedele”: 200mila euro. Questo è l’ammontare dell’ultima bravata dell’argentino che, sparito da Formello negli ultimi giorni, è stato “paparazzato” da alcuni tifosi biancocelesti alle Maldive. Situazione che ha fatto adirare, e non poco, il presidente LOTITO: ZARATE rappresenta l’acquisto più costoso della sua gestione, il giocatore su cui ha più creduto, inevitabile quindi che sia cocente in lui il rammarico per come si sta chiudendo questo rapporto. Delusione che il patron ha fatto convergere appieno nella prossima multa che colpirà l’argentino: si parla di 200mila euro, ossia il massimo della pena che è possibile infliggere (30% dello stipendio mensile lordo), anche se le azioni della società potrebbero non fermarsi qui…

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QUELLA FRECCIA SCOCCATA DA CUPIDO… – Eppure c’eravamo tanto amati…Tutto iniziò in quel lontano 31 agosto 2008: sbarcato a Roma con i crismi del campione, ZARATE suderà per tutto l’arco del ritiro precampionato nell’intento di convincere Delio ROSSI a concedergli fiducia, la quale verrà concessa, quasi per scommessa, nella prima giornata del campionato 2008/09: vista l’assenza di ROCCHI, tutti si aspettano MAKINWA in campo dal primo minuto ed invece il tecnico romagnolo lancia questo giovane talento col numero 9 sulle spalle (il 10 arriverà pochi giorni dopo, lasciato libero da BARONIO, ndr) che ringrazia e stupisce tutti affossando i sardi con una doppietta. Tutti i tifosi biancocelesti si stropicciano gli occhi e rimangono folgorati: “Ma chi è questo baby fenomeno?”. Inevitabile il colpo di fulmine, vista poi la partenza-razzo del ragazzo di Haedo: sei gol nelle prime cinque partite.

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IL DERBY E LE COPPE – La stagione 2008/09 scivola via all’insegna del folle amore che intercorre tra il giocatore e l’intera piazza laziale: sentimento che tocca l’apice nel derby dell’11 aprile 2009 grazie al missile terra-aria che scagliò verso la porta di Doni e che concluse la propria corsa sotto il sette, mandando in visibilio l’intero stadio Olimpico biancoceleste. Ma quella stagione ci chiuse poi con due acuti ancora più importanti: la vittoria della Coppa Italia, dove fu assoluto protagonista a partire dagli ottavi contro il Milan fino alla finalissima contro la Sampdoria, e la susseguente vittoria della Supercoppa Italiana a Pechino ai danni dell’Inter di Mourinho, futura vincitrice della Champions League…

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I PRIMI PROBLEMI CON BALLARDINI E L’AVVENTO DI REJA – A Roma ormai tutti erano convinti: la LAZIO aveva trovato il proprio campione sul quale plasmare l’intera squadra. ZARATE era ormai il beniamino di ogni tifoso e le cose non potevano che migliorare… o almeno così si credeva. Nell’estate 2009 il presidente LOTITO decide di affidare la squadra ad un tecnico in rampa di lancio: Davide BALLARDINI che, dopo le belle esperienze a Cagliari e Palermo, è chiamato a confermarsi in una grande piazza come quella romana. Complici però anche alcune scelte troppo “aziendaliste” (leggasi i casi Pandev e Ledesma), la stagione biancoceleste scivolò in un baratro senza fondo che rischiava di far retrocedere la squadra in Serie B. Il fondo venne toccato nella sfida interna contro il Catania del 7 febbraio: proprio Maxi LOPEZ, attaccante che è stato ad un passo dal trasferimento alla LAZIO nella sessione invernale di mercato, punisce i biancocelesti facendoli sprofondare in piena zona retrocessione. Urge un repentino cambio di rotta: via la scommessa BALLARDINI, dentro il più pragmatico REJA. Ma proprio con l’avvento del tecnico friulano cominceranno i veri problemi di ZARATE: autore fino a quel momento di soli 2 gol in campionato, l’avventura con il nuovo tecnico inizia nel migliore dei modi grazie alla rete del 0-2 messa a segno nella vittoria del Tardini di PARMA che diede il là alla salvezza biancoceleste. Purtroppo quello non fu che un fuoco di paglia… Se il rapporto con l’ex allenatore del Napoli non andava a gonfie vele, quello con i tifosi restava immutato: la dimostrazione si ebbe nella sfida interna contro il BARI quando, squalificato, decise di seguire i propri compagni dalla CURVA NORD.

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ZARATE-REJA, RAPPORTO MAI DECOLLATO E L’AVVENTURA ALL’INTER – Centrata una sofferta salvezza, nella quale mister REJA gli ha preferito spesso e volentieri il più esperto Tommaso ROCCHI, ZARATE si appresta a disputare la stagione 2010/11 più carico che mai, grazie anche all’arrivo del brasiliano HERNANES che accende la fantasia dei tifosi, i quali non vedono l’ora di ammirare i due sudamericani dai piedi buoni duettare insieme. La stagione, sotto il profilo realizzativo, non si conclude neanche in maniera negativa per il fantasista di HAEDO (9 i gol messi a segno, secondo miglior marcatore stagionale alle spalle proprio di HERNANES) ma il feeling con REJA non si instaura, a causa anche del modulo ad una punta che lo relega a giocare sulla fascia con annessi compiti difensivi che l’argentino mal digerisce. Per questo motivo l’estate del 2011 decide di salutare tutti e di provare una nuova avventura: l’INTER. Decisione che divide i tifosi biancocelesti: c’è chi se la prende col tecnico, reo di non impiegarlo nel suo ruolo ideale e si rammarica di non poterlo vedere in coppia col neo arrivato Miroslav KLOSE, e chi invece crede che il giocatore abbia chiuso il proprio ciclo con la maglia biancoceleste. Fatto sta che anche a Milano ZARATE vive una stagione in chiaroscuro, complice anche la travagliata annata nerazzurra caratterizzata dal cambio in corsa tra RANIERI e STRAMACCIONI.

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 L’ULTIMA CHANCES – Si arriva così alla stagione attuale: alla LAZIO è terminato il regno di REJA ed è iniziata l’era PETKOVIC, un personaggio sconosciuto arrivato dalla SVIZZERA con l’etichetta di essere un fautore del calcio offensivo addosso. Una scelta quindi che sembra dover dare un taglio netto alle ultime stagioni. Ed in questa cornice sono molti quelli che sperano in un recupero di ZARATE, convinti che questo nuovo allenatore possa tornare a far rendere il ragazzo di HAEDO. Purtroppo però la scarsa applicazione in allenamento e le prestazioni poco convincenti sul terreno di gioco fanno sì che questo sogno duro poco. E stavolta anche i tifosi perdono la pazienza: sostituito ormai da HERNANES e KLOSE nel cuore dei fans, Mauro ZARATE si ritrova così emarginato a Formello, costretto ad allenarsi con i cosidetti “fuori rosa”. A gennaio non si aspettava altro che la sua cessione, ma il “mistero della DINAMO KIEV non fa altro che inasprire i rapporti tra giocatore, società e supporters che cancellano definitivamente il nome di MAURO ZARATE dal proprio cuore alle ore 21:56 del 3 gennaio 2013: “In partenza per Roma! A fare il “PASTORE DI FORMELLO” per un anno!!!”. Parole che hanno sancito ufficialmente il divorzio dai tifosi, quello con la società invece è arrivato solamente ieri. “Eppure c’eravamo tanto amati”…ma la vita, si sa, non è un film…

D.G.

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