DERBY. Roberto Renga: «La Roma fa volare la Lazio»

DERBY. Roberto Renga: «La Roma fa volare la Lazio»

L’editorialista de Il Messaggero commenta la stracittadina di ieri

RENGA SU ROMA-LAZIO – Il post pubblicato dal noto editorialista de ‘Il Messaggero’ sul blog di Radio Radio.it:

«Non è stato un bel derby. Di calcio, insomma, non è che se ne sia visto molto. Agonismo, questo sì. E voglia di vincere e di non perdere, di aumentare il vantaggio e di pareggiare. Sino alla fine laziali e romanisti sono rimasti allo stadio o davanti alla televisione, rapiti dall’emozione di una partita che comunque rimane unica e della quale non saprebbero fare a meno. La Roma ha perso il secondo derby della stagione e quello in casa dopo quattordici anni. Un altro record di cui avrebbe fatto volentieri a meno, immagino. La Lazio è adesso terza da sola e con due punti di vantaggio sull’Udinese e perciò con buone possibilità di arrivare nell’Europa che conta. Non male per Reja, l’uomo che perdeva sempre i derby e che adesso li vince sempre, l’uomo che ha dato per due volte le dimissioni e adesso se la gode come un matto. A fine anno lascerà il suo posto a Zola e Casiraghi, a quanto si sa. Ma mi chiedo: e seReja arriva terzo, che si fa, una spinta e via? Tutti sanno che la partita si è decisa quasi subito, con il rigore per la Lazio e l’espulsione di Stekelenburg. La regola è stupida e proprio per questo gli ottusi dirigenti della Fifa l’hanno appena confermata, ma sino a quando c’è, gli arbitri, anche l’incerto, indeciso, ondivago e nervoso Bergonzi, la devono rispettare. La Romaha giocato un altro derby in dieci contro undici. Un problema, chiaramente. Ma riguarda Luis e i suoi, la gestione della partita, non la Lazio, che ha fatto il suo, disinteressandosi ovviamente dei problemi degli avversari. Un altro problema per Luis: la posizione dei difensori su palla inattiva. Non è possibile prendere sempre gol, solo perché si fanno marcature a zona. Ha segnatoMauri, ma accanto a lui, libero, c’era anche Dias. Non è un caso, succede troppo spesso. La Roma, rispetto alle altre undici sconfitte stagionali, ha concesso meno in difesa (due gol su palla inattiva e l’occasione di Hernanes) e ha ottenuto poco in avanti, gol di Borini a parte. La Roma ha mostrato cuore, orgoglio e non ha dato la sensazione di avere un uomo in meno. Lo so che ai romanisti interessa il risultato del derby (a parte quelli che non ne sono schiavi), ma questa volta non me la sento di eccedere: partite così si possono anche perdere. Il brutto semmai è questo: nella stagione dodici vittorie, dodici sconfitte e sei pareggi. Una media da centro classifica. Mentre la Lazio, come dice la sua canzone, vola».

Roberto Renga